Care lettrici e cari lettori, sono Francesca. Ormai mi conoscete bene, per ciò che penso, per il mio percorso di studi e professionale di giornalismo, per ciò che sommariamente ho vissuto personalmente e che mi ha permesso di arrivare ad avere la conoscenza che ho di queste tematiche, e sebbene non conosciate (chissà, ancora per ora!) la mia totale identità (per ora è stata una scelta pratica, null’altro di più, visto che anche al giornale dove lavoro il lavoro è tanto e, ripeto, per ora, per mantenere tutto in piedi, preferisco riservare momentaneamente la mia privacy così, e più in là si vedrà), sapete che la mia è una ricerca costante e una missione di informazione costante per “bonificare” il mondo dall’ignoranza che porta ad essere manipolati, sia da partners abusanti, sia da ogni forma abusante e manipolatoria che, ahimè, impervia in ogni angolo del mondo.

Il tempo sembra volato da quando ho cominciato a buttar giù pensieri, articoli, interviste ed ancor prima a documentarmi approfonditamente su tutte le importanti tematiche che vengono trattate in questo spazio. Gli anni precedenti all’apertura di questo blog sono stati anni complessi, di mia profonda frammentazione e poi totale rigenerazione, costruzione, consapevolezza, evoluzione. Tutto ciò non potevo tenerlo per me: dovevo donarlo anche a chi CERCAVA RISPOSTE CHE IO AVEVO, ANNI FA, DOVUTO TROVARE CON FATICA, DA SOLA, ORDINANDO LIBRI DALL’AMERICA ANCORA NON TRADOTTI IN ITALIANO, CERCANDO CAVILLI DI INFORMAZIONE IN QUALCHE ANGOLO DI UNIVERSO. Mi sembrava un mondo nascosto, difficile persino da cogliere materialmente. Ma che io benissimo coglievo a livello di mia esperienza, di mie convinzioni, di mie sensazioni, di ciò che i miei stessi occhi avevano visto.

Tre anni fa sapevo, e ancor di più sentivo, che queste tematiche in un paio di anni sarebbero schizzate, si sarebbero espanse a macchia d’olio, inesorabilmente, da quel poco che anni fa si sapeva. Dovevo agire, e subito. E tre anni dopo (apertura ed anche ideazione compresa) posso confermare di aver preso proprio la scelta giusta. Questo spazio è stato, ed è, un importante abbraccio che insieme agli altri abbracci che ormai imperano su canali Youtube, pagine Instagram, talvolta Tik Tok, riescono, in qualsivoglia forma, a PARLARE DEL PROBLEMA, a FAR SENTIRE MENO SOLE le anime che sono state rubate, abusate, violate, smaciullate, prosciugate da chi non si ammetteva fosse un abusante, ma che invece si considerava ingenuamente come una persona per bene, o ancor di più la propria persona AMATA. Parlo di “anime” e non di “donne” perchè specifico sempre che questo NON E’ UN BLOG RIGUARDANTE LA VIOLENZA SULLE DONNE. A volte deriva in quello, inevitabilmente, perchè le donne vittime sono tante, ma sono anche UOMINI le tantissime vittime di donne narcisiste manipolatrici, seppur in quantità inferiore, per questo non è giusto, oltre che fuorviante, parlare solo di “violenza sulle donne”. I narcisisti manipolatori sono uomini e sono donne, e in quanto ciò, manipolano sia donne che uomini, indistintamente. Lo specifico sempre e non è mai abbastanza farlo, visto che sono ancora tanti gli uomini che mi scrivono risentiti sul non sentirsi capiti da quella che considerano una sorta di “esclusione” dal dolore: cari vittime uomini, la nostra grammatica italiana è fatta così, fa le differenze di genere, non è come, per esempio, la lingua inglese, e più di scrivere in pizzo ad ogni articolo “vittima donna per comodità ed incidenza maggiore ma non esclusiva” e “narcisista uomo per comodità ed incidenza maggiore ma non esclusiva”, non posso proprio!!!!

Comunque, tornando al succo di questa mia manciata di parole, ci tengo a scrivere questo. Non immaginavo che questi articoli potessero portare i risultati che hanno raggiunto, non solo (e non tanto) a livello numerico (i numeri sono relativi, sebbene sono con gioia consapevole che dentro ad un numeretto in più c’è sempre UNA PERSONA IN PIU’ che nel momento della lettura ha giovato nel trovare conoscenza e sollievo), quanto soprattutto a livello di supporto reale e cambiamento reale nella sensibilizzazione alla tematica e nell’empatia come strumento di aiuto collettivo, per questo non smetterò mai di ringraziare ognuno di voi che ha riposto fiducia ed AMORE in me, in questo spazio, nel profondo rispetto, e conoscenza, e altrettanti AMORE e SPERANZA che ripongo all’interno di ogni singola parola che qui potete leggere. In un mondo di frenesia, di informazioni frammentate, di “detti a metà”, di impeccabile immagine e non efficace essenza, spero che questo spazio abbia fatto il suo lavoro, ovvero, attraverso la pratica della LETTURA LENTA, spero abbia permesso a chi solo subiva, di capire COSA subiva, di capire che effettivamente STAVA SUBENDO QUALCOSA CHE NON VEDEVA, di dare DEI NOMI a delle sensazioni nebulose ed estremamente dolorose non ancora decodificate, per poi arrivare a tutto il resto delle rivelazioni. Quelle rivelazioni che, srotolate con articoli così prolissi – peculiarità insostituibile di questo blog – portano poi a tutte le altre verità subordinate, come l’insensata abitudine di darsi colpe infondate, o come l’esser vittima di tecniche manipolatorie create ad hoc, o come la dipendenza chimica-affettiva che genera dissonanza cognitiva, e via dicendo tutto ciò che il contatto stretto con personalità abusanti arriva a generare.

Anche la lettura lenta vera e propria, come strumento divulgativo, aiuta tantissimo. E’ stata oggetto di un mio esame universitario ed ho ritenuto essere un metodo utilissimo per l’intento che volevo prendere in considerazione per dare vita a questo spazio. La lettura lenta permette di entrare lentamente nei ricordi e decifrarli con le conoscenze rivelate. Permette di assimilare con i tempi propri ciò che, leggendo, si sta imparando. Permette di FILTRARE in base alla propria personale esperienza ogni singola informazione nuova che corrisponderà sempre ad un determinato episodio, ad una scena che aveva arrecato dolore senza capire, ad un malessere che ora si scoprirà esser stato una “semplice” ed immediata reazione a tecniche manipolatorie, e simili. Ecco, il mio intento è stato – e spero che ogni giorno sia raggiunto – quello di FAR FERMARE ognuno di voi, per un’ora serale, durante la pausa pranzo di un lavoro stressante, durante una domenica agognata dopo una settimana di lavoro che non piace, durante quel pomeriggio in cui i bambini sono a nuoto con la nonna o giocando con gli amichetti, e RIAPPROPRIARSI DELLA LUCIDITA’, della VERITA’, della propria ESSENZA, seppur per qualche minuto o qualche secondo. Non è semplice all’interno del dramma di un abuso narcisistico e post abuso narcisistico, e nel normale caos dei nostri tempi contemporanei, avere dei momenti per ritornare sulla terra, con i piedi DAVVERO per terra, e non sempre a correre dentro alla ruota del criceto del dolore, della dipendenza affettiva, dei problemi routinari annessi alla quotidianità come lavori stressanti, problemi familiari, problemi talvolta economici e più in generale pratici della sacrosanta sopravvivenza di essere umano. Questo blog vuole aiutare a ritrovarsi, sempre, e a sentirsi abbracciati, sempre, sia che lo leggiate dal telefono sulla tavoletta del wc, sia che lo leggiate sul pc mentre fate finta di lavorare ad una pratica noiosissima di numeri, sia che lo leggiate dal tablet in autobus o prima di dormire. Non importa dove, importa che stiate CONOSCENDO PER LA VOSTRA LIBERTA’.

Quello che io sempre umilmente chiedo e consiglio è: PARLATENE. Diffondete, fate conoscere, non abbiate paura di rendere partecipi anche persone apparentemente scettiche circa tutto questo macrocontenitore di informazioni, magari anche e proprio loro stanno subendo abusi psicologici e non lo sapete, e non lo sanno neanche loro. Ogni persona in più che conosce già a monte si salva, perchè poi ha la possibilità di scelta di diventare immune dagli attacchi narcisistici, “vampirizzanti” di energia, e abusanti in qualsivoglia forma. Molti, moltissimi di voi mi scrivono che prima di essere incappati nella relazione che li ha (momentaneamente!) demoliti non sapeva nulla di nulla di narcisismo patologico, di disturbi di personalità, di violenza psicologica, ed il trauma è stato proprio quello di affidarsi completamente ad una persona che li stava letteralmente usando, reificando, prosciugando e prendendosi gioco di loro. Il trauma è questo e il trauma è la RIVELAZIONE che esistano nel mondo persone così e per di più che si è stati al fianco di una persona così talvolta come partner intima. E’ una rivelazione scioccante, quando non si sa nulla dell’esistenza di tutto ciò. Già lo è quando si conosce il narcisismo nelle sue varie componenti, figurarsi quando lo si subisce e non se ne conosce neppure il nome. Se non ci sono istituzioni che diffondono queste informazioni, se nessuna scuola ha l’ora di “disturbi di personalità”, o di “riconoscere la violenza psicologica”, o di “relazioni sane e violente: come imparare a vivere”, dobbiamo DIFFONDERLE NOI, nel nostro piccolo, come tutti i cambiamenti importanti alla fine sempre fanno dall’alba dei secoli.

NOI ABBIAMO IL POTERE. Abbiamo il potere di parlarne, di scriverci su, di discuterne con amici e parenti, di commentare, di essere d’accordo o in disaccordo, di spargere capillarmente le conoscenze acquisite e dare l’opportunità ad altrettante persone di salvarsi. NOI POSSIAMO TANTO, anche se non sembra così tanto quanto effettivamente possiamo. In due anni già la situazione è cambiata. L’ho notato io stessa nel mio piccolo, nella mia costante battaglia. E sono certa che nei prossimi anni cambierà altrettanto. La luce della verità accecherà quei narcisisti che tramano sempre e ancora nell’ombra, e che da sempre più persone verranno riconosciuti. Ci sarà chi li allontanerà, ci sarà chi li subirà all’infinito e non riuscirà a staccarsene (per scelta propria, alla fine), ci saranno i narcisisti che riusciranno ancora a fottere le masse e rimarranno gli influencers che abbindolano gente dai 5 anni ai 70 anni di età, ci saranno i narcisisti che arriveranno ai vertici della politica non apportando niente di significativo al Paese come i loro tanti predecessori, MA per lo meno CI SARA’ LA CONOSCENZA.

Ormai è noto a tutti che il mio motto preferito, che scrivo spesse volte qui, è: CONOSCERE E’ IL PRIMO GRADINO VERSO LA GUARIGIONE. Ecco, dopo due anni, e crescita ANCHE MIA grazie a voi, alle vostre testimonianze, ai vostri racconti, mi sento di aggiungere che conoscere è il primo gradino verso la libertà in senso lato, in senso generale, in senso profondamente umano.

NOI POSSIAMO ESSERE LIBERI.

Grazie.

Francesca.

P.S. Se avete voglia di commentare, intervenire sul forum, scrivere mail (a breve inserirò di nuovo il Contact Us dopo la pausa estiva), ogni vostro intervento continua ad essere, come sempre, ben accetto, accolto, e prezioso. Questa vuole essere – ed è diventata! – una intima e accogliente “piazza” di persone, dove affacciarsi timidamente, confrontarsi, dire la propria, metterci il naso senza farsi vedere, commentare, avanzare nuovi spunti di riflessione e, ultimo ma non da ultimo, chiedere aiuti e pareri a chi sta vivendo quello che si sta vivendo, e che quindi, meglio di chiunque altro, capisce a fondo cosa si provi. Insomma, ogni tipo di intervento e di non-intervento è accolto, purchè questo spazio prolifichi la conoscenza e soprattutto il supporto, il sollievo, il ristoro dell’anima e l’empatia di cui tanto noi esseri umani ABBIAMO BISOGNO!