Sono tendenzialmente d’accordo con Valentina. La corte del mio ex NP lo considera un po’ strano, un po’ incazzoso, ma sostanzialmente “buono”. Perché lui non si manifesta mai completamente e ripetutamente con loro per quello che è. A me, poi, parlava male dei suoi amici, sbuffava quando gli chiedevano un favore, un aiuto. Però a loro non diceva niente, non andava oltre una certa soglia. Con me naturalmente sì. Per questo ho troncato i rapporti con tutti i suoi amici, non ha senso spiegare loro come stanno davvero le cose. Hanno sicuramente sposato la sua versione, che fra l’altro non ci tengo a conoscere. Ora mi rendo conto perché ero così a disagio quando ci vedevamo con i suoi amici: avvertivo che era tutto finto, non c’era vera comunicazione, vero affetto, trasparenza come secondo me dovrebbe essere un rapporto di vera amicizia. Sentivo quell’ipocrisia strisciante, quella competizione repressa, e mi sentivo spesso ignorata e fuori posto. Non c’era posto per me, perché non ero come loro. Non voglio vederli mai più.