
ARTICOLO – COME TUTTI GLI ARTICOLI DI QUESTO BLOG – RIVOLTO A VITTIME DONNE E VITTIME UOMINI, MA PER COMODITA’ GRAMMATICALE ED INCIDENZA, USERO’ IL MASCHILE PER IL NARCISISTA ED IL FEMMINILE PER LA VITTIMA.
“Quando mi arrabbio col mio narcisista, anche se sono CONVINTA di essere nel giusto, lui MI PORTA a rivalutare la mia posizione e a mettere in dubbio la mia sicurezza dell’avere idee giuste”.
Quante volte hai avuto questo pensiero, e quante volte – molte di più – hai avuto questa sensazione inconscia.
Quando discuti con un narcisista ricorda SEMPRE: il litigio col narcisista è IL FRUTTO DI UN PROGETTO DI MANIPOLAZIONE che il narcisista GIA’ AVEVA PREMEDITATO ABBONDANTEMENTE. Può sembrare un litigio spontaneo, come sei spontanea/o tu, può sembrare uno scoppio folle che ti viene da ogni ansa del corpo, ma in realtà è “solo” una reazione successiva all’istigazione premeditata che il narcisista ha messo in atto per farti sclerare. – Certo, a meno che non lo trovi nudo nel letto con un’altra, per esempio, ma anche in quei casi c’è da vedere se non sia premeditato lo stesso l’essere scoperti! -. Il narcisista SA che agendo in un determinato modo, o dicendo determinate cose, VEDRA’ UNA TUA REAZIONE DI RABBIA. Ti conosce, sa i tuoi punti nevralgici quali sono, e che se, e quando, li tocca, qualsiasi forma di tua sicurezza si disintegrerebbe in un secondo. Quando il narcisista ha bisogno di un tuo sclero, sa anche come ottenerlo senza grande sforzo, ad esempio con un continuativo e sfiancante silenzio punitivo in presenza, con una triangolazione spudorata di fronte alla partner, con un gaslighting palese nel far credere alla partner qualcosa di falso e incredibilmente opposto alla realtà, con l’aiuto di scimmie volanti, insomma, in varie modalità. Perchè, dunque, il narcisista dovrebbe voler innescare litigi quando spesso si mostra essere annoiato persino dalle discussioni, e superiore alle urla, scocciato dagli sbraiti di una partner rompiscatole? La risposta che contiene tutte le altre più dettagliate che scriverò qui di seguito è: PERCHE’ TI STA SVALUTANDO E VUOLE SCARTARTI. Non c’è nessun’altra ragione. Il narcisista VUOLE LIBERARSI DI TE e comincia a seminare (di distruzione) il terreno. E’ arrivato ad un punto della relazione (appunto, la svalutazione) in cui NON HA PAURA DI PERDERTI. So che è doloroso pensarlo, ma si sente sufficientemente forte da poter permettersi di allontanarti, e poco importa se la ragione è che abbia un’altra donna, o altre donne a disposizione, o se abbia fonti di approvvigionamento di altra natura, come una nuova posizione di lavoro più di facciata di cui vantarsi, un miglioramento della forma fisica, soddisfazioni dalla cura della propria pagina social personale. Insomma, la ragione è sempre che ha altre ciambelle di salvataggio più confortevoli in quel determinato momento, e che tu sei una ciambella bucata che non tiene più a galla dal mare di vuoto esistenziale dal quale loro sempre rifuggono.
Comunque, rifacendomi alla frase iniziale dell’articolo, che quasi tutte le vittime percepiscono durante e dopo un litigio, la questione è sempre e solo una: durante un litigio il narcisista MANIPOLA IL DISCORSO, attraverso la serie di tecniche manipolatorie che ha a disposizione nel suo linguaggio verbale e mentale per spostare la responsabilità, la colpa, e il torto alla vittima. Può usare il gaslighting, può usare la proiezione, può semplicemente costruire sul suo torto una verità plausibilissima, e sulla ovvia ragione della partner una messa in discussione efficacissima, tale da far sembrare la verità un enorme errore, che la vittima inizierà a valutare come tale. La realtà del narcisista, TUTTA, è una costruzione. E’ la costruzione di come lui VUOLE vedere la realtà, e va da sè capire come, all’interno di una discussione, questo meccanismo di vita costante del narcisista venga applicato efficacemente, del resto il narcisista, poichè cognitivamente incapace di fare introspezione su se stesso, DEVE gettare il torto e la colpa sull’altro. Deve farlo per sopravvivere, e sa agire SOLO COSì. Ma andiamo ora ad analizzare nel dettaglio le ragioni per cui un narcisista cerca di innescare un attrito da parte della vittima.
PERCHE’ IL NARCISISTA INNESCA IL LITIGIO:
- Vuole scaricare le colpe del “mal funzionamento” della relazione sul piano della partner e non sul piano di se stesso, quindi se la partner è isterica, il problema è suo, non di certo del narcisista, che, invece, si porrà come vittima. Il narcisista non è capace di introspezione, di assumersi responsabilità, di avere un confronto con la partner per la quale si sta annoiando, e l’unica azione che è in grado di compiere SEMPRE, da quando è bambino, è CREARE SITUAZIONI TALI CHE GLI PERMETTANO DI SCARICARE LE COLPE SUGLI ALTRI.
- Per farti sembrare pazza e poter far credere a te stessa e agli altri che sei pazza. Se viene svalorizzato e svalutato il tuo valore, è più semplice per lui destreggiarsi. Potrebbe farsi aiutare anche dall’uso della tecnica del gaslighting, portandoti a pensare che hai perso il senno, non sei più lucida, il tuo cervello non funziona più come un tempo e neanche la tua componente emotiva, che secondo lui è troppo emotiva.
- Per avere un pretesto che palesi a te che le cose non vanno più tra di voi e quindi dovreste lasciarvi, e quindi se guarda altre è perchè non funziona più bene la storia tra voi, quando in realtà tu lo ami come sempre e ti comporti come sempre, se non fosse che vieni STUZZICATA e portata a livelli di briciole continue sempre più imbarazzanti.
- Per EDUCARTI A COMPORTATI COME VUOLE LUI, pena i suoi comportamenti che ti portano a sclerare. Esempio? Ne faccio uno, molto semplice. A ristorante, lui ammicca ad un’altra donna per tutta la sera. Tu scleri, e si innesca il litigio. Alla terza, quarta, volta, che tu lo vedrai ammiccare ad un’altra donna, ci penserai due volte su se sclerare subito, oppure ingoiare il rospo, almeno per la durata della cena. Poi a casa prima di dormire si vedrà. E’ anche questa una forma di SILENZIARTI, è anche questo un toglierti l’identità, la libertà di esprimerti, la libertà di manifestare a parole cioè che senti, per come sei, e per ciò che tu sei convinta di meritare e che CONVINTAMENTE MERITI.
- Perchè ha un’altra. Lo avevo già un po’ accennato prima, e cioè che il narcisista può permettersi di innescare litigi con te quando è sicuro di avere una quantità sufficiente di approvvigionamento narcisistico di scorta. Questo approvvigionamento di scorta può essere: una donna appena conosciuta che è candidata a diventare la nuova fonte primaria, una sufficientemente copiosa quantità di fonti secondarie (non una sola), come varie ex dove lui orbita e dove è certo di trarre un buon quantitativo di energie, una ex fonte primaria che lui, dopo tempo di assenza, sta lavorando di nuovo per riportarla nel suo harem, fonti terziarie nuovissime e di approvvigionamento da prendere in breve lasso di tempo, come chat stuzzicanti, con, ad esempio, ragazzine molto più giovani, se il narcisista ha una certa età. Cioè, deve esserci un’importante e sicura fonte di approvvigionamento narcisistico sostitutivo, in qualunque di queste forme sia.
- Vuole farti cambiare e diventare più violenta, e iraconda, e asfissiante, perchè vuole LUI cambiare percezione che ha di te, di modo da andare via indisturbato con la convinzione di non aver perso chissà chi, chissà che meravigliosa e superiore donna come lo era i primi tempi che la aveva adescata. Questa ragione è un po’ lo specchio di tutta l’opera di distruzione che il narcisista porta avanti nel corso della relazione con la vittima, da donna raggiante, trasbordante di energie, luminosa, ad ombra di se stessa, anzi di lui, ed a esanime e spenta anima imprigionata dalla manipolazione e dalla dipendenza.
- Vuole testare quanto tu sia coinvolta e dipendente. Vuole testare fino a che punto di rabbia, ed urla, e pianti, la sua vittima si trovi a provare, per lui. Più urla, e più lui ha la tranquillità di sentirla in pugno e la tranquillità di continuare a guardarsi intorno e coltivare le altre fonti alternative (CHE ESISTONO SEMPRE! ANCHE QUANDO NON LE VEDI!). Anche tutto questo è approvvigionamento narcisistico, anzi, è una quantità trasbordante di approvvigionamento narcisistico. Ogni tipo di attenzione lo gonfia di energia, e di potere, e di importanza, dall’amore, alla devozione, all’ammirazione, ma la rabbia è di più. La rabbia è una manifestazione di attenzione ed importanza inquantificabili, perchè indica che il narcisista CONDIZIONA la vittima, ha il potere di distruggerle la quiete, la felicità, l’armonia di vita e mentale, e soprattutto MODIFICARNE degli aspetti della sua esistenza, perchè sì, in questi casi il narcisista capisce che lui PUO’ tante cose nella vita della sua partner. Con un clic può distruggere una sua giornata, una sua fase di vita, una sua serie di pensieri, e via dicendo. E’ sotto il suo controllo.
COME E’ STRUTTURATO IL LITIGIO CON UN NARCISISTA
Come ormai saprai se leggi i miei articoli, mi piace portare tanti esempi, ma mi piace tanto anche scrivere per punti, perchè lo trovo immediato, efficace e chiaro da capire! Quindi, anche in questo caso, descriverò come è strutturato un litigio con un narcisista analizzando le varie fasi, una per una.
- L’azione del narcisista, o le azioni del narcisista tale/tali che facciano nascere la rabbia nella vittima.
- La vittima ribolle, ma aspetta quel poco per poter cercare di non sbroccare e “fare la brava”. Questo lasso di tempo del contenersi varia a seconda della durata della relazione e della quantità di abusi emotivi subiti dalla vittima in precedenza. Cioè, nella fase iniziale della svalutazione la vittima neanche ci presta attenzione ai comportamenti non propriamente giusti del narcisista perchè dà per scontato (reduce dal love bombing) che il suo partner sia innocentissmo, sincerissimo, fedelissmo, genuinissimo, poi pian piano le azioni non ortodosse del narcisista aumentano di intensità e di gravità e la partner, su alcune, non può non accorgersene e soprattutto non può far finta di niente, quindi glie le fa notare. Negli episodi abusanti successivi, la partner SBROCCHERA’, esausta anche di tutto l’andazzo generale della relazione, che sarà arrivato ad uno stadio esasperante di abusi, e negli episodi abusanti ancora successivi la donna, poichè FRUSTRATA dalle risposte e dai controbattiti del narcisista, così impeccabili, pieni di colpa verso di lei e giustizia verso le ragioni del narcisista, sarà in uno stato bloccato perenne, tale da portarla al silenzio, all’assoggettamento totale, alla paura di sbagliare a parlare, e alla paura di parlare. Ecco, questa è la fase, più o meno lunga, del contorcimento di pensieri sul “se sbroccare o no”.
- Quando la vittima ha una più o meno discreta conoscenza (spesso anche solo inconscia) del tipo di partner che ha al suo fianco, può essere che a questa fase appena descritta si affianchi la fase dell’ “immaginare come il narcisista possa controbattere ad un suo ipotetico scazzo (della vittima) di modo già da preventivare se lei stessa abbia già qualche risposta pronta e giustificazione pronta per qualsiasi rigiramento di frittata da parte del partner. Per quante elucubrazioni mentali (“pippe” mentali, per gli amici) la vittima possa ipotizzare, preventivare, ed immaginare, non arriverà mai a tutte le risposte possibili che il narcisista sapientemente rifilerà. Ricorda sempre che il narcisista è così da tutta la vita, si comporta così da tutta la vita, e dialetticamente vincerà sempre.
- La vittima SBROCCA. Tenta, in un primissimo momento, a mantenere la calma e una parvenza di “discussione” dai toni normali, ma la voce trema già, il cuore palpita e modifica l’andamento delle parole, che fuoriescono veloci, velocissime, e vorrebbero dire tutto, ma comunque non riuscirebbero, perchè le parole che la vittima ha, celate, dentro di lei, ed accumulate, dagli stessi abusi prolungati nel tempo, non vengono comunque ascoltate. Perchè il narcisista è BRAVO a NON ASCOLTARE. Pensaci su, anche solo un istante: quante volte, durante un litigio, il narcisista ti ha guardato negli occhi? Quante volte ricevevi risposte alle innumerevoli domande che gli propinavi nel marasma di urla e parole? Poche, molto poche. Alcune donne rispondono “nessuna”. Ancora una volta il narcisista, così facendo, mantiene stabilita la gerarchia della coppia, ovvero: “io sono importante e ho potere, tu no, e quindi se sbraiti, se mi supplichi, non riceverai nulla da me, anzi sto ricevendo io. Sto ricevendo approvvigionamento, tanto, e sto ricevendo parte del progetto che ho nella testa di smollarti (PROVVISORIAMENTE) dagli affari miei della mia vita.
- Il narcisista ACCUSA. Con eleganza, senza scomporsi, ponendosi LUI come vittima di tale follia, di tali urla così sgraziate, di tale volgarità. Può accusare la vittima dicendole che sta dicendo cose non vere, che farnetica, e soprattutto DERIDENDOLA per quanto si sta “ridicolizzando” ad urlare come una bisbetica sguaiata: a questo punto la donna ci sta dentro con tutte le scarpe, sta dentro alla rabbia che le chiude la vena, non potrebbe MAI tornare indietro e placarsi. Più la donna sbraita, più il narcisista, reagendo così, alimenta la fiamma. Alla donna non interessa più nulla, nè di come appare, nè di come sta reagendo, ma vuole solo avere un barlume di ragione, piccolo, piccolissimo, ma non arriva nulla, solo colpe, su colpe, alcune che lei neanche avrebbe potuto raggiungere a pensare con l’immaginazione, e poi arriva la mortificazione. La sensazione è quella di correre, correre, ma addosso ad un muro che è così duro e così fermo, che si può solo correre, con la testa appoggiata alla parete, sfiancandosi di fatica e non arrivando da nessuna parte, anzi, nel mentre che si corre, c’è il venir derisi per così tanta fatica, e sudore, deprimente (per il narcisista) tentativo di sperare di avere qualche DIRITTO. Diritto di essere ascoltata, diritto di essere GUARDATA NEGLI OCCHI, diritto di essere creduta, diritto di avere spiegazioni, diritto di considerare le sue visioni della vita e dei problemi, diritto di ascoltare le perplessità della propria partner. Nulla. Nulla di tutto ciò.
- La vittima FA DI TUTTO AFFINCHE’ NON FINISCA LA LITIGATA PERCHE’ HA PAURA DI RIMANERE CON L’ANGOSCIA DEL “PRIMA LITIGATA”, E IN AGGIUNTA IL TORTO CHE LUI LE HA ATTRIBUITO. Si evince bene che la vittima non è appagata dalla sfuriata perchè il narcisista sembra non calcolarla, non ascoltare le sue parole, non rifletterci neanche un po’, anzi, sembra pensare l’esatto opposto. Nessuna vittima esce appagata da una discussione con un partner narcisista. Ed in generale quasi nessuno, con un qualsiasi narcisista che non sia necessariamente un partner. La vittima continua a dimenarsi in parole, e parole. Vuole continuare, e se il litigio avviene al telefono fa di tutto per non farsi attaccare il telefono in faccia, ha il terrore del poter sentire quel dannato “tu…tu…tu” se mai lui dovesse stufarsi. Ogni sua parola, anche urlo, anche respiro è vitale per lei, lei che vuole divorarsi quei secondi in cui ancora può far valere i suoi pensieri, le cose che a lei non vanno, e allora alza la voce, non si placa, o se lo fa è perchè vuole provare anche questa strada e allora parla piano con le buone, sedendosi ad un tavolo, o prendendo per le mani il suo partner, ma il narcisista niente. Il narcisista NON REAGISCE MAI COME LA PARTNER VORREBBE PERCHE’ AL NARCISISTA NON INTERESSA NULLA DI TUTTO CIO’ CHE A LEI, CHE A TE, STA A CUORE. Per un narcisista i litigi sono NOIOSI, non sono necessari, sono un labirinto di ragionamenti a cui lui non vuole minimamente arrivare, per scartavetrare i problemi della coppia, per arrivare perfino a dover pensare alle SUE mancanze (per carità, non sia mai!), e tutto quel poco che il narcisista muove all’interno di una discussione è: difendersi dalle accuse manipolando; MANIPOLARE appunto; aspettare pazientemente che la sfuriata della rompipalle si plachi (e se pensavi che il narcisista, quando stava zitto mentre tu urlavi, stesse riflettendo, e pensando a ciò che dicevi, mi spiace deluderti ma il narcisista durante una discussione NON RIFLETTE SU NULLA, se non a smontare a livello superficiale i tuoi costrutti verbali con la manipolazione, e quando lo vedi assorto con il viso che guarda nel vuoto, senza guardarti e apparentemente imbambolato, è perchè Sì IL NARCISISTA E’ EFFETTIVAMENTE IMBAMBOLATO NEL VUOTO, PENSANDO AL VUOTO (o ad altri affari suoi, tipo alla tipa di riserva a cui scrivere quando è giù), ed aspettando che questo strazio noioso finisca, per poter ricominciare a giocare.
- Quindi, il narcisista continua il suo percorso tracciato di ACCUSE, COLPE DA INFLIGGERE ALLA PARTNER, VITTIMISMO, e PLAUSIBILISSIME RAGIONI SUE (spesso non coincidenti con la realtà o semplicemente ragioni logiche prive di logicità affettive, emotive, di buon senso. Cioè, ragioni psicopatiche, che sul piano della linearità sono impeccabili ma che invece mancano della componente umana. Faccio un esempio per rendere tutto chiaro: “Ho messo fuori casa il tuo gatto perchè alle 3 di notte non si può miagolare così forte. Non riuscivo a dormire”. “Ma come l’hai messo per strada! Poteva morire sotto a una macchina qui in città!”. “Mica l’ho messo sotto io! Mi dava fastidio e l’ho tolto di mezzo, ma mica gli ho fatto del male. Gli ho solo cambiato posto”. Un esempio basico, ma che almeno fa capire il concetto di “giustificazioni plausibili e logiche ma senza un senso umano, emotivo, e logico affettivamente, che portano alla totale manipolazione della vittima e che la vittima si interroghi sulla credibilità dei suoi stessi pensieri.
- A questo punto la vittima, poichè il peso della manipolazione è insostenibile e il sollievo assolutamente irraggiungibile, SI ARRENDE. Ma può arrendersi in vari modi: dà ragione al narcisista, palesemente, a voce, e il litigio si placa ma il suo animo no, anzi, sta peggio del pre-litigio; non pensa che il narcisista abbia ragione, ma ha un po’ di dubbio e preferisce ritirarsi prima della sconfitta, con conseguente stesso malessere e angoscia del tipo di “arresa” descritto pocanzi; piange, si dispera, si arrende di fronte proprio a lui, fregandosene di come appare davanti a lui, ma, anzi, provando ad abbandonarsi totalmente per mostrargli tutto il suo dolore, il suo voler, ancora e ancora, anche solo UNA, E DICO UNA, PICCOLA, PAROLINA DI CONFORTO O UN MEZZO SORRISO DI COMPRENSIONE. Nulla di tutto ciò. Non arriva MAI nulla di tutto ciò, a meno che, se e solo se, al narcisista NON SERVA.
COME COMPORTARSI DURANTE UN LITIGIO CON UN NARCISISTA
- Appena comincia lo sclero che ti rapisce, come prima azione c’è quella di rendersi conto della manipolazione a monte, cioè di qual è l’appiglio al quale si attacca il narcisista e come lo sta usando per innescare la bomba di discussione. Nessuna irrazionalità, MAI, anche quando l’ira sembra rapirti: PENSA SEMPRE A CHI HAI DI FRONTE.
- Respirare, RAZIONALIZZARE. Fermarsi un attimo, solo un attimo, a pensare che NON E’ COLPA PROPRIA, e che se c’è qualcosa che non va, è lecito arrabbiarsi. Ma quel qualcosa che non va spesso è costruito ad hoc, quindi ciò su cui si deve veramente razionalizzare è, bada bene, L’INTENZIONE DIETRO LA DETERMINATA AZIONE DEL NARCISISTA CHE TI HA FATTO SCLERARE.
- Farsi un’idea del perchè lui, proprio ora, in questo frangente, voglia innescare il litigio ed allontanarsi. Probabilmente la vittima non riuscirà sempre a cogliere la ragione dietro al litigio, perchè molti aspetti della vita del narcisista sono a lei nascosti, quindi può essere che lui si sia scambiato dei messaggi con la ex che ciclicamente ricompare, o che abbia incontrato una donna interessante proprio in quella giornata, o che la partner abbia detto qualcosa di assolutamente ininfluente e neutro ma che in lui abbia causato una determinata reazione. Insomma, non sempre è facile farsi un’idea del perchè il narcisista voglia innescare quel determinato litigio, ma spesso ci si può risalire, o per lo meno immaginare quale potrebbe essere la matrice, intuitivamente.
- Non avere paura che lui si allontani dopo il litigio e quindi alzare la voce ancora di più sperando che lui reagisca, si scusi, e ristabilisca la quiete. IL NARCISISTA RISTABILISCE LA QUIETE SOLO QUANDO TU ABBASSI LA TESTA E POSSIBILMENTE TI SCUSI. Allora sì che ristabilirà una quiete, ma apparente, priva di cura e interesse per te, ma piena e tronfia della vittoria (quella che LUI pensa essere una vittoria!) che ancora una volta ha avuto sulla tua persona.
- Non avere paura di credere fortemente alla propria ragione e alla verità di quello che si pensa. Se sei sicura della tua ragione, se sai che HAI MOTIVO per arrabbiarti, rimani attaccata a questo. Pensa questo: “è successa una cosa che non mi piace, non accetto, e che, per qualche ragione, mi ha, senza ombra di dubbio, fatta adirare. Bene, lui come sempre nega, non reagisce, o agisce controattaccandomi e difendendosi addossandomi le colpe. E’ un problema mio? Io SO che questo non mi sta bene, lui non lo capisce perchè ora so che NON VUOLE CAPIRLO, ed allora io provo a prendere questo episodio ( -come tanti altri che sicuramente avrai vissuto in precedenza-), come uno spunto che mi faccia riflettere su quanto questa storia mi stia portando ad accontentarmi delle briciole. Non solo vivo situazioni che non mi piacciono, ma non posso neanche parlarne con lui, che queste situazioni le crea e non le contrasta, e che PER GIUNTA, sembra non capire di aver sbagliato e che PER GIUNTA risgancia su di me, come un boomerang, ipotetiche mie colpe che non stanno nè in cielo nè in terra. Io, dopo tutte queste premesse, dovrei anche stare ad ELEMOSINARE sue scuse, suoi sguardi di interesse per quello che dico/urlo e magari arrivare anche a pensare di avere torto e di preoccuparmi di fare la matta che urla e che si dovrà sentire che è appunto matta?”. IL FATTO CHE LUI NON CAPISCA (FACCIA FINTA DI NON CAPIRE) CIO’ CHE NON TI STA BENE NON DEVE PORTARTI A MODIFICARE LE TUE CREDENZE E NON DEVE PORTARTI AD AMPLIARE IL RAGGIO DI TUE TOLLERANZE, ripeto TOLLERANZE, circa le situazioni/azioni non pulite, non corrette, non rispettose che lui crea contro la tua persona (sia intenzionalmente, sia non intenzionalmente).
In ultima analisi, dopo tante analisi, il fulcro della questione è sempre uno: vale la pena vivere così? Spendere, anzi, SPRECARE tempo ed energie (tante!) in discussioni indotte, in comportamento scorretti, in voler/dover tenere botta a frasi manipolanti per affermare la propria ragione? Vivere così necessita di un dispendio energetico inquantificabile. Necessita di tutte quelle energie che potresti confluire in azioni ben più proficue, o almeno sane. In un’ora di litigio potresti finire quella pratica di lavoro, potresti ripetere trenta pagine del libro per l’esame, potresti lavarti i capelli e preparare la cena, o anche solo andare a fare shopping con la tua migliore amica. E in una VITA di arrovellamenti mentali in cui stai all’erta su come controbattere al tuo partner, capisci bene che le ore salgono, e tutto il tempo e tutte le attività che potresti fare in alternativa allo stato di tensione mentale che ti porti dietro ANCHE. Poi, ti portasse a qualcosa tutto questo. Dove è che ti sta portando? Ne stai traendo qualcosa di buono, tale che valga la pena non essere serena? Qualche notte di sesso (quando vuole lui)? Il voler rimanere a tutti i costi per marcare il tuo di territorio, a qualunque prezzo? Anche al prezzo dell’infelicità e dell’aumentare l’accettazione delle briciole? Non è vero che tutte le relazioni sono piene di litigi, e che quindi questa è la normalità. Non è neanche vero che le relazioni con tanti litigi sono quelle più passionali, e che litigare è il pepe della storia, e che le relazioni dove non ci si arrabbia sono relazioni insipide e scialbe. Le discussioni servono, è vero, ma quando sono, appunto, DISCUSSIONI, COSTRUTTIVE, dove c’è DIALOGO!!! Dialogo vuol dire botta e risposta, sullo stesso piano comunicativo, come non esiste MAI in discussioni col narcisista, perchè il piano della vittima è un piano linguistico costruttivo, e quello del narcisista è un piano manipolatorio superficiale, ma terribilmente efficace nello scardinare la logicità della verità di un discorso pulito, forte della sua sincerità, e, appunto, logico di quello della partner. Una discussione fa crescere, unisce, sì unisce, fa conoscere ancora meglio e più a fondo i “litiganti. Qui la questione è un’altra: è sempre, tutta, manipolazione. E la manipolazione NON COSTRUISCE. La manipolazione PROSCIUGA chi la subisce. La manipolazione fa rimanere stagnante la vittima, la immobilizza, la educa al silenzio sempre più graduale, la incattivisce portandola ad attacchi di rabbia che non le sono mai appartenuti, e, soprattutto, la porta a mettere in dubbio se stessa.
Il litigio che non si risolve, che non si chiude con la tua serenità, mai, se non quando ti “arrendi” (e non sempre), che non porta ad essere più uniti, e che fa male al cuore e all’anima, è uno dei tanti campanelli d’allarme che si sta illuminando per farti capire che, per quanto tu dica, tu urli, tu faccia, qualcuno sta abusando della tua lucidità, del tuo animo buono, della tua ingenuità e del tuo voler sempre risolvere, mettere troppo, fare pace, e trovare serenità. La verità è che la serenità la puoi trovare solo senza quel “qualcuno” che fa di tutto per togliertela, coi giochetti, con strategie calcolate, con i silenzi, con gli sguardi schifati mentre urli, con le urla, con le accuse, con tutto questo “brutto di più” che NESSUNO TI STA OBBLIGANDO A RICEVERE. Non è il tuo brutto, e non essere di certo tu ad obbligarti a ricevere tutto questo, non è necessario, non è salvifico, non è premiante, non è nobilitante per la tua persona già nobile d’animo, non ti fa evolvere, crescere, ma ti toglie solo energia (in generale e soprattutto positiva), spensieratezza, serenità, tempo, sogni, e pienezza. Soprattutto, pienezza.