
Quando ero bambina, mio nonno mi raccontava la barzelletta del signore in Purgatorio. Un signore aveva compiuto molti ma modesti peccati nella sua vita. Muore, si trova davanti a San Pietro che decide di mandarlo in Purgatorio. Il signore si guarda intorno, e vede così tante persone peccatrici come lui. Il Purgatorio è proprio pieno, e lui si sente stretto. Così comincia a dire ad ogni nuovo arrivato “Senti a me, ci sono grandi cose all’Inferno. Grandi ricchezze, miglior tenore di vita, fa caldo ma non è così male. C’è tanto denaro, ed una bella sorpresa. Fuggi, vai lì. Fuggi di nascosto, vai lì”. “Che sorpresa?”. Chiede ognuno al quale si rivolge. “Una sorpresa. Una grande sorpresa. Ma solo se vai lì puoi scoprire cosa sia”. E’ credibile, sembra sincero, e uno dopo l’altro, gli credono tutti, anche quelli che in Purgatorio c’erano da un po’. L’uomo rimane da solo in Purgatorio, si guarda intorno, sorgono dubbi anche a lui. Fosse vero che quella sorpresa all’Inferno esista davvero? Esce, fugge dal Purgatorio, e raggiunge l’Inferno anche lui.
Il narcisista crede ai regali inesistenti che promette, crede alle evidenti bugie che racconta, crede alla sua realtà distorta e a come la propone, ovvero a tutto il gaslighting sconcertante di menzogne sopraffine che costruisce per far credere – a se stesso e a tutti coloro che gli sono intorno – che quella realtà finta che lui ha costruito sia la realtà. L’unico suo interesse è ciò che ricava dalla menzogna e ciò che vuole comunicare con la menzogna alla persona a cui è diretta, ovvero “tenerla buona”, ovvero “mantenere integra la sua immagine”, ovvero “mantenere in equilibrio le sue varie fonti di approvvigionamento” e tanti altri casi. Fatto sta che la bugia, nel narcisista, è una COSTANTE. Poichè il narcisista non vive una vita interiore stabile, concreta, non conosce se stesso, ciò si riflette anche nel suo linguaggio che fluttua quindi sulla superficie, cioè su ciò che il narcisista vede della realtà e come vorrebbe che la realtà fosse secondo i suoi egoistici parametri. Queste due visioni coincidono, perchè la realtà che vede il narcisista e la realtà come il narcisista esattamente la vorrebbe, sono le stesse, visto che non sa accettare qualcosa che sia come lui non la vuole, e tutto, della sua realtà, ruota attorno alla sua grandiosità intoccabile e attorno al resto delle altre pedine, senza sue colpe, senza sue responsabilità, senza suoi vincoli.
Il narcisista è un BUGIARDO PATOLOGICO, così come lo sono tutti i manipolatori, e la bugia è UNO STRUMENTO POTENTISSIMO NELLE SUE MANI. La violenza psicologica è anche questo, e con le menzogne, con la diffamazione, con la non verità che uccide il rispetto per l’altra persona, si può disintegrare alla pari di altri tipi di violenza più palesi visivamente, senza bisogno di schiaffi, senza bisogno di urla.
Puoi essere la persona più generosa del mondo, ma con lo strumento della bugia potresti diventare per tutti la persona più egoista del mondo, perchè lui così parlerebbe spietatamente di te. Puoi vivere nell’illusione di un amore esclusivo esattamente come starà vivendo quest’illusione un’altra donna, che viaggia in una vita parallela con il tuo stesso lui. La menzogna è la normalità, lo è sempre stata, dal primo giorno in cui lo hai conosciuto e frequentato, e te ne accorgerai solamente quando sarà tardi, e quindi avrai modo di rileggere con una diversa chiave di lettura tutto il passato. Tutto il passato è stato un bel mondo tra te e lui, in cui eravate felici, ma in cui calpestavate un suolo pieno di sotterranee menzogne. Di cui tu, però, eri ignara.
Qualsiasi bugia pronunciata dal narcisista, dalla più insignificante alla più importante, è legata ad una serie di caratteristiche tipiche del disturbo narcisistico di personalità. La prima questione riguarda la mancanza di reazioni cerebrali a seguito del pronunciamento di una menzogna. Le persone emotivamente sane hanno delle reazioni neurologiche quando pronunciano delle bugie, perchè hanno un senso di coscienza radicato, quindi, già a prescindere, riconoscono che l’azione di dire cose non vere – legata ovviamente anche al manipolare e al “portare acqua al proprio mulino”, perchè la bugia di un narcisista è sempre volta a questo – è sbagliata, va contro l’etica della sincerità che noi sappiamo essere giusta e rispettosa verso chi ci è di fronte. Uno studio neuroscientifico eseguito con la risonanza magnetica ha evidenziato che gli psicopatici non hanno reazioni cerebrali a scene di menzogna e di violenza, e ormai non ci sono più dubbi su questo, quindi già uno psicopatico parte svantaggiato. Ricordiamo, in maniera sommaria, che il narcisista patologico ha vari tratti psicopatici, e il narcisista maligno sfocia proprio quasi interamente nella psicopatia, in quanto stadio più grave di narcisismo patologico. Dunque, c’è una base neurologica che già presagisce uno svantaggio oggettivo, su cui ovviamente il narcisista però poi MARCIA, perchè la scienza non è una giustificazione, ed evidenzia un’ iniziale condizione dalla quale poi il narcisista presumibilmente sceglie di agire con malignità.
La seconda questione riguarda il fatto che il narcisista crede alle sue parole perchè non ha capacità di introspezione e quindi usa dei meccanismi di difesa volti a portare le situazioni di sua difficile accettazione e comprensione ad una dimensione a lui favorevole e che sia congeniale alla sua gestione, in cui lui NON SIA RESPONSABILE E OGGETTO DI ANALISI DI SE STESSO. Faccio due esempi: uno è scaricare le colpe immotivatamente, di modo da NEUTRALIZZARE la responsabilità da prendersi e addossarla all’altro, l’altro è appunto il CREDERE DA PARTE DEL NARCISISTA CHE LA VERITA’ SIA LA SUA MENZOGNA anche se è stato proprio lui a crearla, ad inventarla. Ciò permette al narcisista di creare nella sua testa una realtà non coincidente con la vera realtà, ma che almeno lo salvi dall’ introspezione che lui non ha le capacità cognitive di attuare e talvolta spesso del CONFRONTO con persone empatiche molto strutturate psichicamente, arrivando ad un disagio di dibattito e perdita del proprio sè grandioso e privo di sbagli e imperfezioni.
Per quanto ti sforzerai di difendere i tuoi dubbi circa le sue menzogne, per quanto ti sforzerai a fargli comprendere che tu hai capito che quello che dice non è verità, per quanto difenderai l’evidenza spudorata di fronte al suo negare, al suo mentire, ciò che tu otterrai sarà: sarai tu che sprecherai tue preziose energie; otterrai un chiudersi ancora più a riccio del narcisista, che diventerà ancora più passivo-aggressivo, se non anche aggressivo; arriverai addirittura a mettere in dubbio l’evidenza e la tua sanità mentale.
LASCIA STARE.
Quando diventi consapevole di queste dinamiche tossiche ricorrenti, in cui ti senti impotente, soffocata, stordita, STANCA ENERGETICAMENTE, lascia il tuo partner al suo destino, lascialo alle sue carenze, e NON MODULARE TE per far cambiare lui. Le tue parole non lo cambiano: innervosiscono lui, e annientano te. E ti generano una frustrazione inquantificabile e non gestibile. Stai perdendo tempo per te stessa e finisci per farti male da sola! Almeno questo lo puoi evitare. Non serve vendetta neanche in questo. Le bugie creano mondi non reali, non autentici, e possono avere un effetto davvero lungo, ma MAI ETERNO. La limpidezza invece sì, è eterna, ed è la vera libertà.
Guarda dall’esterno tutto questo, abbine pietà, abbine pena. Poi sposta lo sguardo, e guarda oltre.