
Vorrei tanto essere sempre obiettiva nei miei articoli. Scrivere le oggettività e poi lasciare libero ogni lettore ad una sua personale interpretazione, ma del resto se dietro ad un articolo c’è una persona, e se questo non è un manuale diagnostico, posso anche prendermi le libertà di dire come la penso e soprattutto di dire cosa ho dedotto in base alle mie costanti ricerche e forti esperienze (con i narcisisti ne ho avuto MOLTISSIME, credimi).
Ebbene, senza grandi giri di parole, ciò che ho dedotto è che SI, la bellezza può portare al narcisismo.
Il disturbo narcisistico di personalità, così come spesso si evolve linearmente sin dalla prima infanzia, a seguito dell’educazione familiare e fattori ambientali (e forse anche genetica. Ancora si sta studiando questo aspetto), così anche può insorgere nel corso della vita e fuoriuscire da una condizione latente che, per varie ragioni, non si era mai palesata. Tutti abbiamo ferite narcisistiche, chi più chi meno, e chi più patologiche, e chi meno patologiche, ma non tutti vedono queste ferite tramutarsi in disturbo mentale. Ecco, la bellezza può portare allo sviluppo del disturbo. Avrai visto tante persone sempre poco appetibili sessualmente, essere, invece, molto amate per la loro simpatia, e poi dimagrire. Con il dimagrire sono CAMBIATE, perchè l’approvazione che cercavano di ottenere prima con la simpatia e l’essere i compagnoni di tutti, ora gli arriva addosso, senza che si sforzino chissà quanto, e manifestando tutti i sintomi che tu ora conosci sul narcisismo. Il famoso “vedere una persona dimagrita spegnersi”, spesso è proprio lo sviluppo del disturbo. Non è che la persona si spenga, anzi, è che ora è paga della sua bellezza, che le basta per, adesso finalmente, manipolare senza sforzarsi ad ESSERE – ed anche essere un individuo bisognoso di considerazione degli altri, come prima era – , ma anche solo APPARENDO, nella propria figura di bellezza, e lasciando l’operato agli altri di alimentarla con approvvigionamento narcisistico.
La bellezza porta automaticamente a SCARICARE SUGLI ALTRI IL LAVORO DI RENDERE APPAGATA LA PERSONA STESSA. La persona bella agisce spesso non per uno suo piacere personale, quanto, al contrario, per accrescere la sua immagine, di modo da poter ricevere quanto più possibile dall’esterno. Il suo piacere personale diventa la reazione di ammirazione e invidia che scaturisce negli altri. E’ una sorta di “prostituzione” dell’immagine: “Io mi vo la gioia di ammirarmi, e voi mi tenete in vita con l’ammirazione, l’invidia e le reazioni, senza le quali sarei un essere morto”. La persona bella investe su se stessa, di modo che possa avere vasta gamma di scelta circa chi lo apprezzerà e soprattutto di modo che possa essere tenuta in vita attraverso l’ammirazione dall’esterno e attraverso l’obiettivo di migliorarsi per gli altri che sono inferiori. Il narcisista bello si migliora (sempre secondo il suo parametro di migliorarsi, quindi andando in palestra, facendo una professione prestigiosa, impegnandosi per scalare la propria posizione lavorativa e puntare a guadagnare di più) per essere una merce più allettante e più giustificata ad essere su un piedistallo lontano dal resto degli altri. Nulla di più. Nulla di più perchè il narcisista, nell’effettivo, NON SI SENTE DENTRO, non si “accontenta” (sempre secondo la visione sua) del FARE attività, progetti, vite che lo aggradino, perchè, per lui, tutto questo è appunto un mero accontentarsi, e, facendo “solamente” attività che lo aggradino, acquisisce la sensazione di perdersi – vedi una relazione coniugale felice nel love bombing che poi distrugge perchè lo stufa, vedi l’esigenza spasmodica di rifuggire una vita “normale” ma di valori profondi – . Il bello vuole “di più”, e questo “di più” coincide sempre con gli step da salire per la facciata, ma, così facendo, non raggiunge mai la vera felicità, e raggiunge, invece, solo frustrazione e insoddisfazione di faticare per qualcosa che, anche quando raggiunto, non dà appagamento. Ecco che tutti i tratti del narcisismo più patologico divampano inesorabili.
La persona che diventa bella SI ADAGIA SU CIO’ CHE RICEVE DA FUORI. Ed ha un’illusione di leggerezza che spesso è legata a questo. E’ un alleggerimento della responsabilità di rendere felici se stessi, ed uno scaricare l’onere agli altri, che, se appagano le richieste di considerazione, bene, se non appagano le richieste di considerazione, fuori. Ecco perchè, spesso, si ha la percezione che una persona, dopo essere molto migliorata fisicamente, dopo essere dimagrita, dopo essersi scolpita (è orrendo “scolpita”, ma è ancora peggio “tonificata”!), “se la tiri”, sia più scostante. La bellezza, dalle origini del mondo, è sempre uno dei più grandi sinonimi di potere, uno dei più grandi sinonimi di essere sempre i privilegiati, di essere coloro che ottengono il meglio perchè sembrano essere loro i migliori, e qualsiasi livello inferiore a loro non merita considerazione. Molti narcisisti non sono belli, ma comunque sempre estremamente affascinati, figuriamoci coloro che belli lo sono veramente. La lotta per non cadere in questi tratti di disturbo sarebbe molto ardua per queste persone, e nella maggior parte dei casi mondiali di narcisismo, questa lotta non si avvicinerebbe neanche lontanamente alla loro mente, intossicati dall’ego gonfiato e soprattutto dall’ignoranza della propria interiorità e problematiche. Figurarsi cosa gliene importerebbe delle lotte che non inizierebbero mai a combattere, perchè ciechi del problema, ed impegnati a rafforzare la bandana sopra agli occhi loro e di chi li guarda!
Voglio specificare comunque che questo processo bellezza-narcisismo non succede sempre, o meglio non è assoluto. Non tutte le persone che migliorano fisicamente diventano malate mentali, per carità! Ma è indubbio che chi in forma più lieve, quasi lievissima, chi in forma gravemente patologica, tutti vedono quel poco aprirsi delle ferite narcisistiche e assumere dei tratti narcisistici che prima non manifestavano. La sicurezza in se stessi che si assume dopo aver raggiunto una grande bellezza – vedi nel post adolescenza quando i brufoli se ne vanno, ed anche le monosopracciglia, ed anche la cellulite, ed anche i fisici mingherlini dei maschietti che cominciano la palestra – viaggia ad un soffio dal sottilissimo filo di patologia narcisistica, perchè dà senso di onnipotenza disfunzionale. Non a caso, molti disturbi alimentari nascono proprio da una dieta, in cui non si riesce ad arrestare questo rimanere attaccati alla perfezione che così tanto si gonfia dalle ammirazioni esterne, provocando una perdita dell’appagamento interno, che è l’unico reale e sacro che permette di vivere. Quanti uomini quarantenni dipendenti dalla palestra avrai anche solo visto, e di quante ragazze che dimezzano ogni giorno l’introito calorico avrai sentito parlare, e quante cinquantenni medio borghese le vedrai andare a fare i due massaggi settimanali insieme, e comprare il pacchetto sempre più efficace per debellare i cuscinetti. Le ferite narcisistiche aumentano, e salgono alla superficie, e si manifestano con i veri disturbi della malattia mentale, anche se da fuori sarà tutto come prima, e quella persona sarà solo più bella e più stronza, e niente più. La bellezza, se prima di un percorso di miglioramento estetico – ed anche di pari passo ad un percorso di miglioramento estetico – non è accompagnata da un percorso di ricerca di se stessi, diventa pericolosa, soprattutto in questa epoca in cui tutto è basato solo sulla superficie, sulla famosa apparenza. Se poi si aggiunge l’influenza esercitata dai social, se poi si aggiunge il target di vita che viene decantato dalla nostra società, se poi si aggiunge l’effettiva ammirazione ed invidia (quindi in generale REAZIONI) da parte anche di chi, prima, non ricordava il tuo nome, basta un niente per oltrepassare quel filo e abbracciare lo sprezzante modo di essere narcisistico.
Chiaramente, con la bellezza acquisita nel tempo e non dalla nascita, gli effetti del fuoriuscire di tratti narcisistici sono più evidenti, ma ciò non toglie che rimane tutta quella fetta di individui – che ho solo citato ad inizio articolo – che eterni bellissimi ci nascono, e che l’aura di ammirazione volta verso di loro la ricevono sin da quando sono piccolissimi, dalla famiglia, dai genitori esaltanti, ma che non valorizzano i propri figli per il proprio vero sè. Queste persone sono abituate da sempre ad agire dando per scontata la supremazia che loro hanno a dispetto di qualsiasi altra persona. Con i tratti narcisisti ci convivono, e da sempre basano le proprie azioni sulla convinzione errata che ciò che considerano “ciò che mi piace fare” in realtà già è filtrato alla base dal loro “ciò che mi piace fare non in quanto tale, ma piuttosto quanto per il fatto che, facendo così, sarò più appetibile e soprattutto in una posizione superiore agli altri, e meritevole di maggiore rispetto e riverenza”, vedi, come scrivevo prima, status economico, status sociale, coniuge altolocato, fisico piacente, abbigliamento tale che affermi superiorità come, per esempio spesso, stravagante se il narcisista è overt, e, come per esempio spesso, estremamente minimal, se il narcisista è covert, quando mostrerà strenuamente la sua vita basica e appunto minimalista, quando invece è incredibilmente incentrata sul solito totale approvvigionamento narcisistico di potere.
Non è che la bellezza in assoluto porti al narcisismo, è che SI’, può frequentemente portarci. La bellezza esteriore rimane tale nel momento in cui, di pari passo con questa, si porti avanti una scoperta della bellezza interiore, perchè è solo quest’ultima che permette alla bellezza esteriore di essere permanente e vera. La bellezza esteriore è qualcosa di oggettivamente importante, ammettiamolo. E lo è soprattutto oggi. Anzi, forse ammettiamo che lo è anche sempre stata. Ma se diventa uno strumento in cui ci si senta intrappolati e legittimati a “rimanere sui propri allori, sul trono del potere”, si perde se stessi, e spesso rimane solo quella bellezza fine a se stessa del corpo, o spesso anche no. Perchè quando si perde se stessi poi si lascia andare tutto. E allora anche questa bellezza se ne potrebbe andare davvero, e si riperde quello splendore, e si riperdono quei muscoli, e si riprendono quei chili ed anche di più, perchè non si riesce a stare al passo con gli alti standard fittizi da mantenere per PRENDERE ENERGIE DAGLI ALTRI, PRENDERE ENERGIE DA FUORI.
Sii bella dentro, e se sei bella dentro avrai una bellezza fuori tale da essere irresistibile anche a confronto di chi ha molta meno cellulite di te. La forza interiore si emana, e quando si emana e non se ne è bisognosi, gli altri lo percepiscono. E questi “altri” non sono “altri” qualunque, sono persone integre come te, sono persone che percepiscono la tua energia ma anche la tua integrità, sono persone che questa energia non vogliono rubartela. Nessun manipolatore si avvicinerà più, perchè avrà paura, e saprà che da te non può succhiare, e neanche nessuna persona bisognosa di ammirare qualcuno si avvicinerà a te, perchè andrà da chi risucchia e ricerca proprio questo, ed è rimasto in palestra, dopo un pranzo di pollo all’avena, alla terza ora di allenamento, preso dai sensi di colpa di non potersi fermare.