ARTICOLO – COME TUTTI GLI ARTICOLI DI QUESTO BLOG – RIVOLTO A VITTIME DONNE E VITTIME UOMINI, MA PER COMODITA’ GRAMMATICALE ED INCIDENZA, USERO’ IL MASCHILE PER IL NARCISISTA ED IL FEMMINILE PER LA VITTIMA.

Ebbene sì. Lo scarto spesso non è un abbandono manifesto, ovvero un banale sparire da parte del narcisista, o lasciare la partner (o il partner, nel caso di narcisista donna) a malo modo e poi dissolversi nel nulla, ma può essere anche una serie di comportamenti distruttivi tali che portino la partner a esasperarsi e a lasciare il narcisista. La donna pensa di aver lasciato lei il narcisista, quando, invece, LA SCELTA DI TRONCARE PARTE SEMPRE, SEMPRE E SEMPRE DAL NARCISISTA. Come lo si può capire? Lo si può capire perchè se la scelta (in quei rari casi), parte dalla donna e il narcisista non l’aveva premeditato, il narcisista STALKERIZZA, SI OSSESSIONA, PERSEGUITA E DIVENTA MOLTO PERICOLOSO. Se il narcisista non diventa ciò, è perchè è sereno del suo piano che già aveva cominciato ad attuare da un po’, ovvero: racimolare altrove PREVENTIVAMENTE altre sostituzioni di approvvigionamento narcisistico, quindi una nuova fonte primaria, o fonti alternative secondarie o terziarie in grande quantità come ex, trombamiche eccetera, oppure amicizie che lo consolino e che credano alle sue balle, o progetti lavorativi ed affini tali che gli permettano di soddisfare lì il suo narcisismo; poi, distruggere la relazione con ogni forma di manipolazione e svalutazione verso la partner, e farsi lasciare da lei spontaneamente secondo il suo libero arbitrio (di lei) per svincolarsene incolume e non colpevole. Lo scarto indotto E’ UNO SCARTO BELLO E BUONO, niente di diverso dallo scarto che tutti vedono in maniera più palese: è uno scarto a tutti gli effetti, ma mascherato dall’azione inversa che il narcisista, spesso covert ed estremamente infimo, porta avanti con pazienza, tempo ed azioni su azioni,. E per “azione inversa”, che emerge agli occhi di tutti ed occhi del narcisista stesso, c’è solamente questa azione: TIZIA HA LASCIATO TIZIO. E’ questo un atto di estrema manipolazione ed estrema astuzia. Il narcisista è un iperlogico, ragiona su tutto, organizza tutto, programma tutto. Anche se da fuori si mostrasse come l’uomo più “sgangherato”, e ingenuo, e “pollo”, dietro ad ogni mentalità narcisistica (sia overt, che covert, sia maligna, sia psicopatica) c’è sempre premeditazione di ogni azione, per gestire e CONTROLLARE le situazioni che girano intorno al narcisista e renderlo incolume alle cadute delle maschere e ai veri abbandoni, che lui mai sopporterebbe, e che lo portano quindi o ad abbandonare prima o a creare castelli di bugie, di svalutazioni, per far credere agli altri e soprattutto a se stesso, che lui non è degno della vittima, lei non lo merita, e quindi può LUI abbandonarla.

Cosa fa il narcisista per, nella pratica, attuare lo scarto indotto e farsi lasciare?

Di questi punti che descriverò qui sotto, il narcisista non ne attua solamente uno, ma anzi questi punti fanno parte di tutto il lungo processo dello scarto indotto. Lo scarto indotto non è lo scarto di un istante, come lo scarto “normale” legato per esempio ad un blocco totale sui social da parte del narcisista o una semplice sparizione. No. Lo scarto indotto è LENTISSIMO NEL TEMPO, e comprende molti – e spesso tutti – i punti che, qui di seguito, analizzerò nel dettaglio.

  • Innesca litigi furiosi nella vittima. Lo fa sia per avere degli alibi che le cose non vadano più bene tra loro, sia per far vedere agli altri che la vittima è pazza e di questo ne ha “le prove”. In questo marasma di rabbia, discussioni accese in cui la vittima gira su se stessa cercando di capire, di far capire a lui i suoi punti di vista, e di discolparsi, il narcisista non le dà adito del minimo conforto e lei si esaspera. Il suo corpo si esaspera. Non ha alternative se non sedare la sua rabbia “mandandolo letteralmente affanculo”. E questa azione è rischiosa, perchè è un’azione “di pancia”, e quando la rabbia svanisce, ciò che nella vittima emerge è un’incredibile dipendenza affettiva, un incredibile senso di colpa nell'”essersi lasciata andare all’esasperazione e al lasciarlo” e un’incredibile mancanza del narcisista che, nel frattempo, ha colto la palla al balzo per allontanarsi ed andare dal nuovo fiore che GIA’ C’ERA nei paraggi. Diciamo che “innescare litigi” è un punto che metto per prima ma che ingloba tutti i punti che verranno successivamente. Il litigio è quella parte quasi imprescindibile allo scarto indotto, nella quale la vittima, per molte ragioni (molte delle quali che appunto qui sotto descriverò) chiede spiegazioni, si strugge, soffre, esplode, e che la porta, dunque, a decidere di RECIDERE.
  • Attua delle triangolazioni spietate e soprattutto spudorate. Nella fase dello scarto indotto, che poi coincide con la più ultima fase di svalutazione in cui il narcisista non ha più nulla da perdere (perchè, ripeto SI E’ GIA’ MUNITO DI FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO NARCISISTICO ALTERNATIVE), il narcisista non ha pudore nell’avvilire la vittima con la triangolazione. Potrebbe ammiccare ad un’altra donna. Potrebbe, in una bella serata a teatro con amici ed amici di amici, ignorare completamente la sua partner e parlare esclusivamente con una nuova arrivata nel gruppo, e mostrarsi, davanti agli occhi della sua partner, come molto interessato a questa donna. Potrebbe, in qualsiasi situazione più disparata, osservare in maniera seducente una donna, ed appurarsi che la propria partner, a una, e a due, e a cento volte, si accorga di questa insistente attenzione e di questo insistente interesse del narcisista per questa donna. SENZA PUDORE. Potrebbe triangolare con ex ed appurarsi che la triangolazione sia ben visibile e ricevuta dalla partner. Potrebbe triangolare con amici, o con amiche, o con la famosa “migliore amica”, nonchè preferita scimmietta volante, e quindi, per esempio, negarsi con la vittima con la scusa che ha da fare, che deve lavorare, che è impegnato a giocare a calcio, o a fare una particolare attività, ma farle sapere indirettamente (social, amici) che lui sempre, ed in quei frangenti, si sente con la migliore amica, alla quale non nega la presenza neanche in quelle occasioni. Potrebbe triangolare con il lavoro, e far credere alla vittima di rimanere (come no…) in ufficio tutto il giorno (quando il lavoro fisso ce l’ha), di modo da portare la vittima a percepire di essere profondamente trascurata e di modo da portare la vittima ad essere gelosa del lavoro che il narcisista mostra amare sopra ogni cosa, visceralmente, come lui ormai da un po’ non dimostra fare con lei. Insomma, questi sono casi, sono solo pochissimi casi in un mare di modalità e tempistiche, ma di modi per triangolare PALESEMENTE il narcisista ne sa trovare a miliardi (lo fa da una vita, del resto), ed una delle peggiori manipolazioni da subire dell’essere umano è proprio la triangolazione. La equiparo quasi sempre al silenzio punitivo, in quanto a dolore lacerante dell’anima (ed anche del corpo) dell’essere umano che la subisce. Le triangolazioni fanno male, ma le triangolazioni PALESI uccidono, e la vittima non ha alternative se non SCOPPIARE, fregandosene del suo contegno, del suo ruolo, di ciò che il narcisista potrebbe pensare di lei. All’ennesima svalutazione (perchè arrivati allo scarto indotto, le manipolazioni ed abusi psicologici già sicuramente ce ne sono stati molti e prolungati nel tempo) la vittima è estenuata e non può più permettersi (e non riesce) a mettere dei filtri che possano per lo meno contenerla. NO. La vittima esplode, esplode di gelosia, di rabbia, di stanchezza, di schifo, di ingiustizia per come possa osare lui mancarle così di rispetto, e di crollo di fiducia in lui che senza problemi dà attenzioni così lampanti ad altre donne davanti a lei. E il bello (il brutto…) è che quando la donna scoppia, il narcisista NEGA, la prende per pazza, e la donna “pazza” ci diventa quasi davvero, in preda alla foga della rabbia. Lo lascia. Non ce la fa più. Non può FARSI ANDARE BENE anche quel comportamento. “E’ palese, quello che hai fatto”, potrebbe dire al narcisista. E il narcisista risponderà: “Sei matta. Mica me la sono scopata davanti a te. A malapena l’ho guardata. Come guardo tutte le persone che mi stanno davanti. Non posso neanche più guardare? Sei opprimente. Non mi lasci libero. Non mi lasci in pace. Vedi cose che non ci sono. Sei PARANOIA. Sei PAZZA”. La donna ribolle dentro, perchè oltre a SUBIRE, viene anche ACCUSATA. Corre, stanca, affranta, sudata, contro un muro di gomma che è il narcisista, ed allora non ha alternative: LO LASCIA.
  • Lascia degli indizi che vuole che la vittima scopra. Il narcisista, durante lo scarto indotto, allenta l’opera di “nascondimento di prove” dei castelli di bugie, e vite parallele, e donne, che ha ed ha sempre avuto dietro, le quali prove ha mantenuto nascoste in equilibrio perfetto per tutta la relazione con la partner attuale. Comincia ad allentare perchè non ha più niente da perdere e perchè gli fa comodo per innescare litigi e schifo nella vittima, che prima o poi, si esaspererà. Ed il narcisista lo sa, che lei prima o poi si esaspererà. O meglio, sa che lui la porterà, con pazienza, attesa e costanza, ad esasperarla. Potrebbe far vedere alla vittima la sua schermata del telefono da dove sbuca una notifica di un’ applicazione di incontri, per esempio. Potrebbe dare alla vittima il suo cellulare nel momento in cui ha programmato che la sua amante – di cui la partner ha sospetti da un po’ -, lo chiami, per esempio. Oppure potrebbe organizzare una situazione in cui la partner si incontri con la donna con cui si sente il narcisista, per esempio. Sì, è possibile. Succede anche questo. Succede che il narcisista ORGANIZZI delle scoperte, come, ad esempio, farsi scoprire mentre tradisce, e già avere in mente il piano di menzogne e gaslighting con il quale intortare la vittima per farsi lasciare ma essere ancora una volta senza colpe. In occasioni in cui il narcisista organizza “scoperte” in cui la partner e la nuova donna sono presenti, il narcisista GODE COME UN RICCIO (perdonami, non mi vengono frasi più auliche!). Gode perchè triangola, si sente il “pisello d’oro” desiderato da tutte (perdonami di nuovo, neanche qui mi vengono alternative meno volgari!), e gestisce lo scarto che vuole che si realizzi nei suoi confronti. Se dovesse succederti (non te lo auguro mai, con tutto il mio cuore), te ne accorgeresti che è tutto programmato, perchè se la scoperta non fosse voluta, il narcisista ti stalkerizzerebbe, piangerebbe, farebbe di tutto per non perderti, perchè non è ancora arrivato il momento del tuo scarto, da lui deciso e da lui premeditato. Ogni cosa che succede e che deve succedere in una relazione con un narcisista DEVE ESSERE VOLUTA DAL NARCISISTA. Questo è il mantra, e questo è, ahimè, CIO’ CHE SUCCEDE, perchè la partner, vittima dei ricatti morali continui e della dipendenza, segue i passi di questa danza infernale.
  • Svilisce la vittima con svalutazioni verbali. Nella fase dello scarto indotto, la svalutazione verbale è CONTINUA. Non sono necessarie le urla e gli insulti – spesso, anzi sempre, i narcisisti covert non urlano, non insultano PALESEMENTE -, ma le insinuazioni sono perenni e gettate costantemente nella mente della vittima che vede, lentamente, demolirsi la sua autostima. Al milionesimo svilimento, la vittima non ce la fa più e non lo accetta più. E se, nonostante la dipendenza, nonostante il voler essere tenace a tutti gli abusi psicologici, la vittima arriva a dire “basta”, va da sé capire come i livelli di svalutazione siano davvero DIS-UMANI, e per giunta uniti a tutte le altre forme di abuso psicologico che ho già trattato e che a breve tratto. Gli esempi qui si sprecano. Il narcisista potrebbe dire, continuamente, che la vittima così come ora è dimagrita, non gli piace più di tanto, o al contrario ora che è ingrassata, non gli ispira più di tanto, e non lo dirà con arroganza o cattiveria – o almeno non sempre come lo si immagina -, ma lo farà paragonando la donna a qualcun’altra, o sussurrandoglielo e una, e due, e cinquanta volte, o ripetendoglielo cento volte con tono ironico per non avere la motivazione per essere attaccato. Potrebbe aver da ridire sul modo di fare che la vittima ha con gli altri, con il tono di voce che usa, con il modo in cui porta i capelli, con il modo in cui guarda le persone, con il modo in cui gira la pasta dopo averla scolata. Potrebbe avere da ridere sul modo in cui la vittima si veste, e sul modo in cui lavora, o perchè non lavora, e potrebbe avere da ridire sul modo in cui si muove di notte nel letto, e se indossa i calzini che gli danno fastidio tra le lenzuola quando lui ha caldo, e potrebbe avere da ridire sul modo in cui mastica, sul modo in cui RESPIRA. Anche i respiri della vittima DANNO FASTIDIO AL NARCISISTA. E li svaluta. Con tono paternalistico di consiglio, e con terribile sdegno. Il risultato che si scaturisce nella vittima? La vittima dapprima si PARALIZZA, e fa attenzione PERFINO AL MODO IN CUI RESPIRA, e poi SCOPPIA. Al limite, del limite, del limite, del limite, di questi CONTINUI soprusi PROLUNGATI IN SVARIATO TEMPO, la vittima cede all’esasperazione. Scoppia, urla, dice al narcisista che non ce la fa più, che lei è così e se non gli sta bene non può farci niente. Il narcisista rimane impassibile e qui, in base al livello di abusi ricevuti, si possono prospettare due situazioni possibili: se gli abusi sono stati prolungati e non prolungatissimi, la vittima alla fine SI SCUSA per ristabilire la normalità e non perdere il narcisista, il quale, sdegnato dalla “reazione folle” della vittima, usa la scusa per scartarla con una “buona causa motivata”, oppure la vittima, se ricevuto abusi prolungatissimi nel tempo, in preda all’apice della vera esasperazione, vedendo soprattutto le reazioni glaciali e imperturbabili del narcisista, decide di troncare.
  • Applica il gaslighting molto più potente delle pillole che già aveva somministrato nella relazione, per depotenziare la lucidità della vittima, renderla debole ed attaccarla ancora di più, come fosse una bambola di pezza tutta sfilacciata. Se vuoi approfondire la tematica del gaslighting ti lascio il link dell’articolo qui – GASLIGHTING: capiamo una volta per tutte cos’è! – Le voci di Eco, comunque indicativamente possiamo dire che il narcisista arriva a farsi lasciare portando la vittima a perdere ogni certezza di se stessa e della realtà che la circonda. Il narcisista potrebbe negare fatti realmente accaduti, potrebbe distorcere dati palesi facendo passare per pazza la vittima, e la vittima perde totalmente la lucidità. Chi arriva ad un livello simile di abuso, arriva fatalmente ad un livello di gravità del proprio stato e dello stadio della relazione, tale che non c’è alternativa alcuna che interrompere la relazione, anzi la vittima è necessario che venga seguita da dei professionisti, da un aiuto SERIO, perchè le conseguenze psichiche del gaslighting sono GRAVISSIME. Perchè la vittima arriva a lasciare il narcisista a seguito del gaslighting? PERCHE’ E’ UNO STRACCIO CHE CAMMINA. Prova dissonanza cognitiva, dissociazione, NON HA PIU’ UNA PROPRIA IDENTITA’, una propria padronanza di pensiero, è totalmente in balia della manipolazione e delle menzogne che alle quali il narcisista l’ha indottrinata e “plasmata” e ogni barlume di energie VITA che le erano rimaste, svaniscono del tutto. La vittima è stremata. Sente il cervello stremato ed esploso, e come una farfalla agonizzante dentro a tanto fango, sbatte l’ultimo battito di ali e lascia il narcisista, il quale narcisista con un sorriso e le spallucce, volterà le spalle e se ne andrà a braccetto con la persona che già era stata intercettata e lavorata contemporaneamente. La vittima vuole rannicchiarsi dentro al suo dolore, che non è altro che confusione, perdita di forze, e quella che lei non sa essere una forma depressiva forte. La vittima vuole sono pace. E che questa pace abbia la forma dell’apatia poco importa. La vittima vuole essere apatica da sola, piuttosto che soffrire costantemente, e ripeto, costantemente, a seguito delle continue manipolazioni e distorsione della realtà che ella percepisce, o meglio, che ella non percepisce più secondo i propri sensi e la propria cognizione. Il cervello non le funziona più, ed allora lei, lasciando il narcisista, vuole staccarlo definitivamente il cervello, e tornare alla quiete, anche fosse depressione. Tutto, meglio di questo.
  • Nega il sesso in maniera smaccata, spudorata, o lo oggettivizza, trattando la donna come un oggetto. Ho già trattato ampiamente come la sessualità del narcisista cambi nel corso della relazione abusante con un narcisista e come il narcisista usi il sesso come precisissimo strumento di manipolazione, all’interno del suo disegno manipolatorio – ti lascio dell’articolo qui di seguito Capire la SESSUALITA’ del narcisista – Le voci di Eco -. Ecco, nella fase della svalutazione e dello scarto, il narcisista usa il (non fare) sesso, (o, in casi meno frequenti, il farlo in maniera meccanica, demoralizzante nel suo avvilire la figura femminile, pornografico) per molte ragioni, alcune delle quali sono: svalutare la vittima ai suoi occhi e agli occhi di chi lo racconterà e di chi ascolterà le sue diffamazioni su di lei, dare un’alibi alla coppia per dire che le cose non funzionano più tanto bene, demolire l’autostima della vittima e il valore della sua femminilità, e portare la vittima a non farsi andare più bene tutto ciò e lasciare il narcisista. Prima avviene l’infuriarsi, o demoralizzarsi e farglielo presente, POI, a seguito delle puntuali non reazioni del narcisista, avviene lo sfogo finale, e il lasciarlo. La negazione e svalutazione del sesso avvengono SEMPRE, in ogni fase di svalutazione di ogni relazione di abuso narcisistico esistente. Il fatto che la vittima lasci il narcisista per questo è meno frequente rispetto ad altre azioni innescate dal narcisista per essere lasciato, ma è comunque presente. E’ meno frequente perchè la vittima lotta fino alla fine per risolvere questo “problema” che improvvisamente è emerso: non dimentichiamo che il sesso, durante il love bombing era fuoco e fiamme, era passione, simbiosi, coinvolgimento, e questo TOGLIERE è dolorosissimo, inspiegabile per la vittima, confondente, e lei, da come spesso accade, persona profondamente empatica, vuole risolvere, parlarne, cercare di capire, quindi fin quanto può, non demorde, e poi, in quanto sempre persona empatica, non ripone tutta l’importanza di una coppia nel sesso, ma lotta anche per il resto, e ipoteticamente, se per un periodo anche lungo di tempo, il partner ha problemi o meno voglia di fare l’amore con lei, lei comprende il momento, lo aspetta, cerca di lavorarci su per lui. MA, quando questa negazione diventa continuativa, e persistente, e anche palesemente forzata, la vittima non ci sta più. La sensazione di continui rifiuti sessuali è una sensazione ripugnante: la vittima si avvicina, e il narcisista la scansa, a volte educatamente, a volte in maniera prepotente e schifata da lei; la vittima cura la sua femminilità ancora di più, e lui neppure la guarda (e nel frattempo attua triangolazioni di fronte a lei come ho già ampiamente spiegato pocanzi); la vittima aspetta una sera, e due sere, e un mese, e tre mesi, e nulla. Nessun accenno a voglia di fare l’amore con lei, se non il contentino di un rapporto sessuale veloce e terribilmente avvilente, neanche lei fosse una pornostar o una bambola gonfiabile nella quale svuotarsi. Una donna lo capisce. Una donna empatica lo capisce, lo patisce, cerca di trovarne un senso, lotta strenuamente per risolverlo, ci soffre, e poi non ce la fa più. E’ avvilente. Lo lascia. E si sente anche in colpa, perchè in fondo lei non è così superficiale da ascrivere tutto solo al sesso, e non vuole passi questo, e vorrebbe urlare al suo narcisista che lei lo ama tutto, non solo il suo corpo, ma che questa è una mancanza ed una indifferenza troppo grande, che continua, che peggiora, e che, insieme a tutto il resto, distrugge inesorabilmente. Anche in questo caso, il narcisista ancora una volta ha raggiunto il suo obiettivo, e fiero delle sue capacità manipolatorie ed organizzative della vita sua e della vittima, con un altro sorrisino ed una scia di scimmie volanti che lo consolano e che diffamano la vittima, tacciandola di – per dirne una -, superficiale e ninfomane, si allontanerà verso la nuova vittima che lo sta già aspettando da un po’. Se vuoi approfondire questa tematica del sesso nella fase di svalutazione e scarto, ti lascio anche il link riguardante ciò, soprattutto all’interno della campagna diffamatoria del narcisista verso la sua vittima, perchè questa strumentalizzazione del sesso, il narcisista la usa molto anche per avere un alibi forte per diffamare ed uscire pulito dalla fine della relazione, che ha voluto e indotto lui: 4. CAMPAGNA DIFFAMATORIA: quando il narcisista dice a tutti che non prova attrazione per la vittima – Le voci di Eco
  • Attua silenzi punitivi molto, molto lunghi, sia in presenza sia in assenza. E qui c’è l’apoteosi della potenza dello scarto indotto. Senza fare nulla, il narcisista fa tutto. Senza parlare, senza urlare, talvolta senza persino farsi vedere (quando il silenzio punitivo è in assenza, cioè quando il narcisista non è fisicamente vicino alla vittima), il narcisista innesca la furia della vittima, la incolpa, la porta al delirio di follia verbale più assoluto, e si fa lasciare. Semplice. Niente di più facile da capire, niente di più facile da attuare, niente di più difficile da evitare. Una donna vittima di silenzio punitivo, specialmente se PESANTE E LUNGO, NON RIUSCIREBBE MAI A MANTENERE A LUNGO UN MINIMO DI STOICISMO E UN’APPARENTE CALMA. E’ IMPOSSIBILE. Il trattamento del silenzio è troppo potente, è troppo efficace, e il narcisista lo sa. Inoltre il narcisista conosce bene la vittima, sa fino a che punto lei può resistere, e sa quand’è che lei impazzirebbe a non sentirlo o a non ascoltare sue risposte, se il silenzio è in presenza e loro, per esempio, si trovano nella stessa stanza. Quando vuole farsi lasciare, il narcisista con il silenzio punitivo SUPERA OGNI LIMITE CHE PRIMA NON AVEVA SUPERATO. E’ così che porta alla disperazione la sua vittima. Ovviamente, in precedenza, avrà attuato questa tecnica manipolatoria più e più e più volte, ma quando sente che è arrivato il momento di scartare la donna, spingerà il piede sull’acceleratore fino allo stremo delle sue forze (delle forze della vittima, s’intende!), aspettando che arrivi il famoso “sbotto”, nel quale la vittima perde le staffe, perde il contegno, ed esasperata tronca la relazione. Per quanto riguarda il silenzio punitivo in assenza, il narcisista potrebbe sparire per lunghissime ore non rispondendo a messaggi e chiamate, e spingersi anche a sparire per giorni e giorni (se non convive con la vittima, ma talvolta può capitare anche nel caso in cui ci conviva), quindi potrebbe visualizzare i messaggi e non rispondere, di modo da FAR VEDERE E CAPIRE alla vittima che lui intenzionalmente non risponde, e poi spegnere e riaccendere il telefono improvvisamente e varie volte, o usare nel frattempo i social, postare foto e frasi, per farle capire che lui, per altri scopi, usa il telefono eccome. Oppure, se trattasi di silenzio punitivo in presenza, il trattamento del silenzio potrebbe essere semplicemente infinito: il narcisista non parla più alla vittima, vivono insieme e lui non la guarda, nel senso letterale del verbo, cioè non ingloba nel suo raggio visivo la vittima, non le parla, svolge le sue azioni in casa come se vivesse da solo, non parlandole, non inglobandola nelle scelte comuni, non sfiorandola, ma per esempio triangolando con il televisore, davanti al quale rimarrebbe fisso per ore la sera sul divano opposto senza calcolarla, o davanti al pc lavorando, o facendo finta di lavorare, o chattando, o navigando. Nulla che si rivolto alla vittima. E la vittima, empatica com’è, LO SENTE. Eccome, se lo sente. E ribolle, e si inquieta, ed inizialmente cerca di non darlo a vedere, e di mantenere la calma, e mantenere la lucidità, ma il silenzio punitivo SCARDINA ogni equilibrio interiore, deprogramma, sconquassa l’animo di chi lo subisce e la vita di chi lo subisce. E se hai letto il mio articolo sul silenzio punitivo, o se ahimè lo hai subito, puoi comprendere a fondo il significato di queste parole. In un silenzio punitivo massiccio, ciò che porta la vittima a lasciare il suo narcisista è l’INCERTEZZA. Tutto, pur di non subire l’incertezza. L’incertezza del narcisista dove sia mentre si nega per ore al telefono, l’incertezza di non sapere cosa lui abbia nella testa quando in casa per ore non la degna neanche di uno sguardo nè di una parola, e poi il contorcimento mentale nel capire quali colpe stavolta lei stessa abbia. E’ uno stillicidio di domande continuo, e ad un certo momento la vittima non ce la fa più: preferisce la certezza di un NO che impone lei, piuttosto che l’incertezza e la sospensione che ogni volta vive quando è vittima di questa tecnica manipolatoria (che spesse volte lei non sa essere una tecnica manipolatoria). Ancora una volta, come tutte le modalità precedenti analizzate, la vittima lascia il narcisista perchè E’ DA LUI ridotta allo stremo. Quindi arriva ad un punto in cui NON HA ALTRE ALTERNATIVE SE NON LASCIARE IL NARCISISTA, al punto che questa non diventa una scelta, diventa una SALVIFICA NECESSITA’ che non ha altre opzioni di scelta, un po’ come se un’enorme scia di fuoco ti rincorresse e l’unica alternativa che hai è buttarti da un dirupo nel mare sconfinato. Che fai, ci pensi pure? Il narcisista conduce a questo. Fiammella dopo fiammella. Peccato che poi quel mare dove la vittima si butta, al posto di essere salvifico e al posto di portarla a nuotare nel mare infinito del no contact, la porta ad affogare in un oceano di sensi di colpa, sindrome da disturbo post abuso narcisistico, crisi di astinenza da dipendenza affettiva, e via dicendo. Per questo, bisogna sempre pensare che ogni qualvolta si viene scartate/i, è necessario APPROFITTARE di tale FORTUNA e far sì che quella sia L’ULTIMA, DEFINITIVA, ESPERIENZA DI SCARTO.

Un po’ l’ho accennato nel corso di queste righe già scritte, ma è bene specificare nel dettaglio il perchè il narcisista attua lo scarto indotto, al posto di scartare direttamente la donna con un gesto palese. Bada bene, spesso avviene lo stesso che il narcisista scarti in maniera “tradizionale”, per esempio con una parola secca (della serie “ti lascio”), o con un silenzio punitivo pressochè infinito, ma è molto più frequente che si verifichi lo scarto indotto, che molte vittime non riconoscono come tale, e che le portano a rimuginare per mesi sulle sue colpe riguardo alla fine della relazione. LO SCARTO INDOTTO E’ INVISIBILE, è questo il concetto. Ed è con questa chiave che si devono leggere moltissime fini di relazioni, nel quale, sotto sotto, è ancora una volta il narcisista AD AVER DECISO LE SORTI.

Dunque, perchè il narcisista lo fa? Per trarre una quantità inquantificabile di benefici:

  • Esce senza responsabilità dalla fine della relazione. E’ questo sempre il più importante intento dietro ad ogni sua azione, qualunque essa sia, per questo c’è così tanta premeditazione in ciò che fa. Il narcisista NON PUO’ PERMETTERSI DI ESSERE SPONTANEO, perchè ogni sua azione è un puzzle del disegno manipolatorio che lui vuole mantenere perfetto, anzi che lui DEVE mantenere perfetto per rifuggire dagli intoppi che gli facciano cadere la maschere davanti a se stesso e soprattutto davanti agli altri. Il narcisista non può avere responsabilità per la fine della relazione, anche se SEMPRE, ed OGGETTIVAMENTE la responsabilità è esclusivamente SUA. Il narcisista non prova il senso di responsabilità, e neanche quello di “colpa”, e neanche quello di riconoscere che ha sbagliato, e che ha dato mancanze, che è stato ignobile, che è stato infedele. Il narcisista NON PU’O PERMETTERSI DI AFFRONTARE LA REALTA’, e quindi architetta mentalmente escamotage e trucchi, studiati anticipatamente, nel corso del tempo, per poter uscire incolume, immacolato, e soprattutto puro da ogni magagna da lui creata, dalla relazione. Non dimenticare mai che per il narcisista è tutto un gioco. Ogni elemento della sua vita è un gioco nel quale egli possa dimostrare a se stesso di essere più furbo degli altri, più scaltro, più intelligente, e seminare distruzione ma rimanere sempre in piedi. Il narcisista vuole attuare lo scarto indotto perchè NON ACCETTA MAI DI PERDERE, niente e nessuno, e così facendo induce l’altro – anzi “altra” se si tratta della sua partner da scartare -, a ricoprire il ruolo di “colei che perde”, di “colei che rinuncia a lui”, di “colei che decide di perdere una così magnanimità come il narcisista, nella sua vita”. Tutto, come magica proiezione – se vuoi approfondire il tema, ti lascio qui di seguito il link in cui ne parlo PROIEZIONE: tutto ciò che c’è da sapere – Le voci di Eco -, viene appunto proiettato sulla vittima. Le colpe, le mancanze, la pena di non saper cogliere una meraviglia come lui, la follia, gli errori. Tutto ciò di cui è macchiato il narcisista, ricade, invece, sulla vittima, confusa, esausta, truffata nell’anima. E il narcisista, libero, tra le braccia nella “nuova” arrivata, circondato dal conforto di tutti, gode in maniera plurima da più fronti, per questa sua nuova vittoria. Il concetto di “non saper perdere” è importante nella mentalità del narcisista, perchè i narcisisti NON HANNO MAI IL CORAGGIO DI LASCIARE VERAMENTE, sia se inducano lo scarto, come trattiamo in questo articolo, sia che spariscano senza dire nulla, sia che attuino ghosting, insomma non c’è mai da parte loro una decisione netta e decisa nel lasciare perchè per il narcisista ogni vittima è un DISPOSITIVO CHE PUO’ ESSERE SEMPRE ESSENZIALE PRIMA O POI. Perchè mai rinunciare per sempre a qualcosa che è pur sempre stato utile in dei momenti? Magari servirà fra qualche giorno, magari fra qualche settimana, magari fra qualche ventennio. Il narcisista non può prendersi la responsabilità di lasciare andare qualcosa di suo, e di permettere a queste persone/oggetti che lui ha manipolato di AVERE LA PIENA LIBERTA’ DI ESSERE LIBERE, LASCIATE DA LUI, E RIPETO TOTALMENTE LIBERE DAL FARE CIO’ CHE VOGLIONO NELLA VITA E DI STARE CON CHI VOGLIONO. Prendere una decisione simile per un narcisista è un dolore troppo grande, perchè sarebbe una sconfitta, e neanche la nuova arrivata per il quale lui stravede potrebbe mai annullare al cento per cento la necessità di controllo e di legame patologico che il narcisista ha con tutti gli altri dispositivi. ECCO PERCHE’, DURANTE IL LOVE BOMBING CON LA NEW ENTRY, IL NARCISISTA METTE SOLO IN STANDBY LE ALTRE. Ed ecco perchè induce a farsi lasciare, della serie: “E’ lei che mi ha lasciato, è lei che ha deciso di andarsene. Se dovesse sparire, o stare con un altro, è solo una gran troia, e voleva dire che allora non mi amava, e vuol dire che è una donna schifosa e io lo dirò a tutti”. Semplice. Scaricamento colpe a gogo.
  • Acquisisce conforto dalle scimmie volanti (amici, amiche, migliore amica, parenti) che lo vedranno sedotto e abbandonato e necessitante di tutto il supporto possibile e tutta la diffamazione possibile nei confronti della fresca ex. Eh… questa è una motivazione cardine. Importante tanto quanto lo screditamento che il narcisista fa della vittima agli occhi di se stesso. Anche gli altri devono sapere lo schifo di donna che è lei. Anche gli altri devono sapere quanto lui è stato trattato male, non riconosciuto nella sua bontà e nelle sue meravigliose caratteristiche (QUELLE CHE MOSTRA SOLO AGLI ALTRI!) e quanto lui ora meriti un amore vero, una donna che gli voglia bene e che LO RISPETTI, insomma quella donna in caldo già da un po’, che forse a breve verrà presentata a tutti, o che forse, non superando tutte le prove che il narcisista sottilmente rifila nella primissima fase di love bombing in cui la studia, non presenterà a nessuno, ed allora ripescherà vecchissime ex con cui avere rapporti sessuali o fonti terziarie come trombamiche per non rimanere asciutto. Comunque, se è arrivato allo scarto indotto, di cuscinetti su cui cadere ne ha o più di uno, o uno bello resistente e soffice, o entrambi. Riguardo alla diffamazione vera e propria ti rimando alla serie di articoli in cui ne tratto, ma qui mi limito a scrivere che un motivo essenziale per il quale il narcisista attua lo scarto indotto è quando vuole uscirne pulito con gli altri e rafforzare ancora di più il suo rapporto con le scimmie volanti che si sta lavorando ora nei suoi paraggi. Potrebbero essere amici, potrebbero essere amiche che seduce, potrebbero essere amiche innocue sessualmente (difficile ma esistono, e danno utilità e vantaggi diversi dal sesso, tipo conforto e rafforzamento della campagna diffamatoria della vittima da scartare), potrebbe essere la famosa migliore amica, potrebbe essere la famiglia di lui. Insomma, il narcisista vuole essere coccolato, vuole sentirsi dire che è un uomo capito, che ha ragione lui, che lei è cattiva o ha questa e questa e questa mancanza, insomma il narcisista VUOLE AVERE CONFERME CHE TUTTI SIANO D’ACCORDO SU CIO’ CHE E’ SUCCESSO e che TUTTI ABBIANO LA STESSA PERCEZIONE NEGATIVA CHE HA LUI DELLA VITTIMA E CHE LUI VUOLE CHE TUTTI ABBIANO DI LEI. Ciò non solo lo toglie dall’intralcio delle responsabilità che un “lasciare fattualmente la vittima” gli avrebbe comportato, ma gli permette di perfezionare e “lucidare” ancora meglio la maschera con gli altri. E’ un doppio colpo, anzi triplo, quadruplo. Quando vedi il narcisista osservare, non parlare, fissare il vuoto taciturno, è perchè il narcisista PENSA, ARCHITETTA, CREA MAPPE DI MANIPOLAZIONE in cui il percorso lui l’ha ben tracciato, e in cui con un guinzaglio di parole create ad hoc ed azioni create ad hoc, porta tutti al suo “mulino”, anzi al suo sentiero. Il suo cervello non si ferma mai. Peccato che lo usa per stronzate.
  • Non incapperà nell’angoscia di “lasciar andare definitivamente” la vittima, rischiando che lei possa trovare qualcun altro e rifarsi una vita, perchè la scusa è che E’ COLPA DI LEI se ha deciso di lasciarlo, quindi l’angoscia del “senso di colpa di averla abbandonata” è neutralizzato. Questo punto è un po’ collegato al concetto di incapacità di prendersi responsabilità, ma va oltre. Il narcisista non può prendersi la responsabilità di pensare anche solo che, per “causa sua”, cioè per un suo ipotetico “lasciare la vittima” lei possa trovare qualcun altro ed innamorarsene, o lei possa, stando lontana da lui, ritrovare se stessa, migliorare fisicamente, spiritualmente (quello sicuramente!), insomma globalmente. Sarebbe un dolore troppo grande per lui, che cercherebbe di negare, per il quale cercherebbe di proiettare alla donna infinitamente colpe che non hanno modo di esistere, oppure diventerebbe anche ossessivo e pericoloso all’interno della “nuova vita” della vittima senza di lui. Il narcisista potrebbe sentirsi “in colpa”, ma questo “in colpa” lo scrivo tra virgolette, tra ENORMI, IMMENSE virgolette, ed ora spiego il perchè. Ci tengo a specificare che i narcisisti non provano mai senso di colpa, quindi ho scritto “senso di colpa” per far capire la sensazione di fastidio ed avvilimento, che, in individui simili, sono più riconducibili alla rabbia (che poi è rabbia che loro provano con loro stessi, anche se non sanno capirlo ed ammetterlo) di aver sabotato qualcosa di bello (la propria partner) per inabilità personale ad amare: il narcisista tutto ciò non lo comprende chiaramente come lo sto srotolando io a parole, ma lo sente, cioè sente che ha lasciato per suo limite, ma che non vorrebbe mai mandar via una così importante risorsa nella sua vita, ovvero la partner. Per questo è importante per lui CREDERE che sia stata lei a lasciarlo: perchè così SE NE LAVA LE MANI. E dà la colpa a lei dell’esser stata COSì POCO GRATA E COSì POCO INTELLIGENTE DA CAPIRE CHE STAVA CON L’ESSERE MIGLIORE AL MONDO, CIOE’ LUI. Nella testa del narcisista succede questo: “Lei mi ha lasciato? Non mi merita, perchè non ha riconosciuto la mia grandezza. Proprio lei, alla quale ho degnato mie attenzioni e mio tempo. Amen, fuori un’altra. Anzi, si è fatta fuori da sola. Troverà di peggio. Perchè tutto è peggio di me. Buon per lei”. Verrebbe da chiedersi: “Se non vuole lasciare la partner, perchè attua lo scarto indotto? Non potrebbe rimanere con lei?”. Se leggi da tempo il mio blog, ormai avrai capito che per il narcisista qualsiasi relazione e qualsiasi donna, anche la migliore dell’universo, ha una data di scadenza. Il narcisista si annoia, si annoia dello stesso approvvigionamento narcisistico, invidia la partner, la vessa, deve “svecchiare” l’harem, ha la NECESSITA’ VITALE di guardare altrove, e comincia a detestare così tanto la partner da avere un desiderio viscerale di distruggerla e buttarla via. Perchè è migliore di lui. Senza però lasciarla mai. E’ questo il dato inquietante.
  • E’ legittimato a trovare un’altra donna senza rischiare di perdere per sempre la donna appena lasciata, della serie “Tu mi hai lasciato perchè non ti andavo bene, e allora io dovrei spararmi? Mi sono guardato intorno ed ho trovato un’altra donna che mi sa apprezzare, al contrario tuo che non mi hai voluto più”, e senza rischiare di essere giudicato per riscaldare subito le lenzuola appena conclusa la relazione con la vittima “indottamente scartata” (indottamente scartata mi piace, lo ammetto!). Se lo scarto indotto va in porto, non solo per nessuno (per esempio per nessuna scimmia volante) non ci sarebbe il minimo problema o il minimo giudizio sul fatto che il narcisista si trovi un’altra donna, ma il fatto che il narcisista trovi un’altra donna E’ PROPRIO UN CONSIGLIO INCENTIVATO dalle persone che lo circondano. Il narcisista sfoggerà tutte le migliori recite da attore navigato per impietosire le vittime, per farle preoccupare per lui, per LEGARLE ANCORA DI PIU’ A LUI, per far credere loro che loro sono essenziali per lui in questo momento di dolore per l’abbandono da parte della sua amata, per far credere loro che loro sono figure importantissime nella sua vita e lui le ha scelte perchè di loro e solo di loro si fida per confidarsi, per aprirsi, per manifestare il suo sgomento, la sua afflizione, la sua rabbia, il suo schifo, le sue ingiurie verso la partner che “lo ha scartato”. Il sodalizio scimmie volanti – narcisista, in casi come questi, sarà di una potenza inquantificabile, distruttiva, e pericolosa per la vittima. Nessuna vittima vincerà mai contro una scimmia volante e contro questo sodalizio, a meno che non scappi a gambe levate da persone simili per sempre. Non è necessario che le scimmie volanti siano pienamente consapevoli della natura del narcisista o non ne siano consapevoli e abbiamo solo una smania di essere riconosciute importanti da lui ed essenzali alla sua vita. Non è necessario perchè, in entrambi i casi come questi, le frasi tipiche di TUTTE le scimmie volanti che si rivolgeranno al narcisista saranno: “Meno male che quella pazza ti ha lasciato. Ora hai bisogno di trovare una ragazza come si deve. Una ragazza che riconosca il tuo valore”, oppure “Con tutto quello che tu fai per tutti, con tutto che sei una delle più belle persone che esistano, lei è stata capace di lasciarti così. E’ un’ingrata. E’ una stronza! Ora sì che ti devi rimettere in piazza”, oppure “Non ti vogliamo vedere così, devi reagire. Non ti vogliamo vedere così spento. Devi trovartene un’altra! C’è la fila per te!”. Il narcisista non solo cade in piedi, ma GONGOLA INFINITAMENTE. Gongola, gode, si sbrodola vedendo quante persone ha fregato contemporaneamente: la vittima scartata (alla quale, se la nuova relazione va bene, potrà sfoggiare la nuova donna davanti con un bel: “Cosa vuoi? Sei tu che mi avevi lasciato, ed io ho trovato un’altra donna. Migliore di te. Mica ho fatto niente di male, dovevo accettare la tua scelta, ed anzi grazie a lei sono tornato l’uomo felice che non ero da un bel po’: grazie!), le scimmie volanti, la nuova entrata che proverà compassione per lui, ed anche se stesso, perchè sì, il narcisista crede sempre alle bugie patologiche che inventa per gli altri, perchè servono anche a se stesso, per non credere alla realtà, una realtà sempre frutto dei suoi immensi deficit che lo portano ad autosabotarsi. Il narcisista può rendere un respiro di sollievo: E’ ANCORA SALVO. E può ricominciare gli abusanti cicli altrove.

LA VITTIMA COME REAGISCE ALLO SCARTO INDOTTO?

La reazione della vittima a questo tipo di scarto è TERRIFICANTE. E’ terrificante perchè lo scarto indotto GENERA UNA RABBIA SPROPOSITATA. Mesi, spesso anni, di tenacia nel subire gli abusi, mesi ed anni nel supportare il narcisista, capirlo, assecondarlo, mantenere i segreti agghiaccianti di lui e su di lui, e della loro relazione, che avrà sicuramente cominciato a vacillare da un po’ (per colpa delle svalutazioni del narcisista), mesi ed anni a fare la sua madre, la sua confidente, la sua psicologa, la sua puttana quando aveva voglia LUI di fare sesso, la sua cuoca, la sua amante, la sua servizievole moglie di facciata e di faccende domestiche, la fidanzata perfetta che ormai teneva non un occhio chiuso ma entrambi, E LEI ORA SI DEVE PURE PRENDERE LA COLPA DI AVERLO LASCIATO? Nonosolo la vittima si sta imbarcando in uno dei periodi più complessi che una persona possa attraversare a livello psicofisico, con tutto ciò che lo scarto in per sè consegue, ma deve anche ACCETTARE DI VEDERE SE STESSA COME VITTIMA DI SE STESSA NELL’AVER AGITO FACENDO QUALCOSA CHE E’ STATA PORTATA A FARE. Non solo, in questa fase delicatissima, soffre per ogni dettaglio della sua vita e della sua persona, ma vede anche ogni responsabilità magicamente addossata su di lei, lei che NON AVEVA ALTERNATIVE, ma che ora vorrebbe riavvolgere il nastro, tornare indietro, rimangiarsi tutto e subire ancora, e ancora e ancora, pur di non provare il senso di colpa che ora la sta divorando per avere perso il suo abusante sul serio stavolta. Perchè sì, lui è scomparso, e forse questo allora è lo “scarto definitivo”, e non ci saranno ritorni, e non ci sono speranze. Eppure sulla carta è sempre LEI ad averlo lasciato…

Confusione, tormento, angoscia, pochissima lucidità. Il tutto viene mischiato alla rabbia. E alle spiegazioni che sempre lei MAI riceverà dal suo narcisista. La vittima si sente in colpa, e pensa che sarebbe andata avanti ad oltranza a subire, a RESISTERE, e che sì lo avrebbe fatto ancora, ma ad un certo punto NON LE E’ STATO PIU’ POSSIBILE FARLO. Quando la svalutazione diventa un’apoteosi di manipolazione maligna, per qualsiasi donna, anche la più “dipendente marcia”, diventa impossibile subire: deve troncare. Lei allora scandaglia bene gli avvenimenti, con la NON LUCIDITA’ che questo periodo comporta, si flagella del fatto che quella e quella e quella volta avrebbe potuto fare diversare, o avrebbe potuto NON fare, o avrebbe potuto fare meno, o avrebbe potuto PARLARE MENO, insomma, che avrebbe potuto ancora e ancora di più subire, e vivere ancora per molto una relazione mortifera con lui, piuttosto che una realtà ben più mortifera senza di lui, come lei ora vive.

In realtà, la vittima inizialmente proverà il barlume di sollievo che stava cercando, misto ad angoscia (l’angoscia dovuta al dover troncare di botto una dipendenza da una droga che mantiene in vita). E’ un sollievo effimero, dovuto alla non reale convinzione di lasciare il narcisista, ma piuttosto di una necessità senza alternative (proprio perchè la decisione in realtà non è della vittima, ma del narcisista), è un sollievo effimero legato ad una quiete dopo un dolore acuto e prolungato, un po’ come quando si ha il mal di gola per giorni e poi passa. Ma se non ci si cura per bene poi ritorna. Ecco, al di là del “chi scarta chi”, la vittima dovrebbe approfittare di questo scarto per lavorarci davvero a fondo perchè se così non lo fa, dopo il tiepido sollievo, ben presto, il barlume si dissolve e addosso a lei si riversa IL SOLITO SENSO DI COLPA CHE LA UCCIDE. In questo caso dilaniante, confondente, pericoloso per la sua sanità mentale e qualità di vita. Pensa che forse poteva resistere ancora, che tutti i soprusi forse non erano così gravi, e che allora era vero che lei è troppo sensibile come diceva sempre lui ed è impazzita e lo ha scaricato, e che allora è vero che lei pretendeva TROPPO e forse poteva farsi bastare quelle poche briciole, e che non potrebbe sopportare di anche solo immaginare che il narcisista, a causa di lei che lo ha lasciato, possa avere la libertà di andare con un’altra donna – su questo ti tranquillizzo: che la vittima lo lasci o no, se il narcisista trovasse una donna che gli piace, ci andrebbe lo stesso -. Insomma, un tritacarne di sensazioni di dolore. Un tritacarne di ingiustizia mascherata da perbenismo, un tritacarne di massacro psicofisico per la vittima, che ora si trova lì, dentro a un cassonetto, scorticata, e sembra anche lei ci sia ficcata da sola.

Una mente che non sa fare introspezione vera SA FARE ANCHE QUESTO. Del resto la mente del narcisista non ha alternative, se non quella di morire di depressione o morire. Deve salvarsi sempre, ogni giorno, in ogni conversazione con chiunque, in ogni azione. Ad ogni respiro, il narcisista sta costruendo un più piccolo o più grande puzzle della sua ragnatela dove lui è il ragno e dove lui riesce a rimanere in un (precarissimo) equilibrio. A questo è dovuto lo stato di tensione che tu sempre avverti quando sei con lui da vicino (e non superficialmente come fanno amici, colleghi, conoscenti). Tutto è un’organizzazione mentale per loro. Tutto NON E’ SPONTANEITA’ VERA. Ma semmai recitata. E se tu sei stata vittima di uno scarto indotto, pensa che il tuo abusante è vittima di se stesso da una vita. Non potrebbe fare altrimenti, e forse non potrebbe neanche scegliere se smettere di vivere di manipolazione, perchè mai arriverebbe ad avere voglia di cambiare. Ma tu indubbiamente puoi NON PIU’ SUBIRE. Perchè chiunque può sganciarti bombe infuocate di menzogne addosso, ma se tu sai riconoscerle da lontano mentre si avvicinano, PUOI SCANSARTI, e farti pure una risata sul fatto che tu non hai bisogno di sganciare bombe infuocate di menzogne, di manipolazione, di no verità e di prevaricazione sugli altri, per vivere una vita felice, anzi DAVVERO FELICE.

ATTACCATI ALL’OGGETTIVITA’ DEI FATTI. NON CREDERE ALLE PAROLE DEL NARCISISTA E ALLE PAROLE DI CHI E’ VICINO A LUI. ANALIZZA LUCIDAMENTE GLI AVVENIMENTI CHE SONO ACCADUTI. Se soffri perchè ti ha scartato con lo scarto indotto, significa che non hai avuto il coraggio prima di troncare con fermezza del farlo e perchè hai una forte dipendenza affettiva che ti impedisce di GODERE DI QUESTA GRANDISSIMA OPPORTUNITA’ DI TRONCARE DAVVERO PER SEMPRE STAVOLTA. Sai, a volte vincere non serve, o meglio non è propedeutico alla soddisfazione più grande che si possa ottenere. Mi spiego meglio: arrivati ad un certo punto di una relazione così devastante, non importa come se ne esce. E’ importante CHE SE NE ESCA. Che abbia “vinto tu”, che ti abbia fregato lui, tutto perde di significato quando si perde in salute fisica e mentale. SI può solo dire “basta” e si può far sì che quello che ora si vede come un dolorosissimo ed INGIUSTISSIMO scarto mascherato da chi, come un ignavo, lo dipinge per altro, in realtà è la prima cosa giusta che ti potesse capitare ora: APPROFITTANE. Che poi, cosa vuol dire “vincere”? Prevaricare? Se vuol dire prevaricare, allora sì hai perso, e perderai spesso con un narcisista, perchè lui prevarica da una vita, con i suoi silenzi, con le sue falsità, con il suo doppiogiochismo, con il suo machiavellismo patologico. Tu non sarai mai più abile di lui in questo, e questo scarto indotto sarebbe l’ennesimo colpo da te subito, che ha aumentato il punteggio maligno nella vostra battaglia di carta e cattiveria. MA se “vincere” vuol dire ESSERE LIBERI, e se tu ti stai trovando ora in una situazione di scarto indotto, HAI UNA GRANDISSIMA, PREZIOSISSIMA, OPPORTUNITA’ DI PRESERVARE IL TUO FUTURO, e perchè no anche il tuo PRESENTE. E il no conctact è il biglietto per il paradiso. Tu lo hai trovato, in mezzo ad una selva impanata e piena di arbusti. TU LO HAI TROVATO. Ed ora devi solo partire. E’ difficile. E’ difficile accettare la falsità, accettare l’ingiustizia, accettare le credenze sbagliate che hanno gli altri sulla relazione e sulla tua persona, ma tu DEVI VINCERE. DEVI VINCERE LA TUA GUERRA. E gettare le armi della battaglia sbagliata. Butta via quelle armi pesanti e vuote, butta via il tempo che hai già perso, butta via le persone che devono con le unghie e con i denti rimanere nella cerchia del narcisista per sentire di valere qualcosa e per sentirsi importanti, butta via le parole, butta via le realtà costruite dalla menzogna, e ATTACCATI ALLA REALTA’.

TU PUOI. TU PUOI FARLO. TU PUOI VINCERE DENTRO ALLA REALTA’. E tu puoi credere alla TUA REALTA’. Che per lo meno io, e chi ci è passato e lo ha toccato con mano, so e sanno bene che sia quella vera.