donna che si copre occhi di Anthony Tran

Dopo un accettabile periodo successivo allo scarto, sia esso il primo scarto, o sia esso l’ennesimo scarto, riesci a realizzare ed elaborare la quantità effettiva di soprusi ed abusi che hai subito da parte del tuo partner abusante. Quando ci sei stata in mezzo, non vedevi, perchè non volevi vedere, e poi lottavi strenuamente per salvare questo “grande amore”, e poi supportavi il tuo narcisista a costo di sprofondare tu. Insomma, tutto il marcio che ti veniva inflitto era totalmente velato dalla speranza che tu potessi lottare per far tornare tutto come era nel love bombing, e che tu potessi far tornare lui come era nel love bombing.

Ora riesci a vedere, hai fatto cadere parte del velo che avevi sopra gli occhi, hai divorato materiale sul narcisismo, quindi ancora hai in corpo la dipendenza affettiva verso di lui, MA sai, e già solo il fatto di sapere è un grande inizio verso la rinascita.

Bene, cominci ad aprirti finalmente. Prima non raccontavi, per vari motivi: raccontare le abominevoli mancanze di rispetto significava manifestarle, prima di tutto a te stessa, e tu non le volevi vedere per niente; raccontare le abominevoli mancanze di rispetto avrebbe messo a repentaglio la relazione felice vista dall’esterno, non tanto perchè a te interessasse dell’esterno, quanto perchè tu, non dimentichiamocelo, lottavi per far coincidere tutto, nella speranza di tornare alla coppia raggiante ed invidiata da tutti, che un tempo eravate, quindi preservavi questo momento difficile della fase svalutante – difficile all’interno della coppia, ma identico a prima nel suo splendore dell’esser visto da fuori – per tornare allo splendore anche del di dentro, tra voi, e parlare a qualcuno di violenza (non necessariamente fisica ma anche psicologica), o di tradimenti, o di nauseabondi comportamenti avrebbe messo a repentaglio il tuo scopo di ritorno alla meravigliosa normalità; raccontare le abominevoli mancanze di rispetto avrebbe presupposto i commenti sani e lucidi di chi ti avrebbe detto “sei pazza che ancora ci stai”, “non riesco a capire come tu faccia a passare sopra a questa cosa”, “non ci credo”, e avresti finito solo per irrigidirti, convinta di non essere pronta a guardare in faccia la realtà e a breve a doverlo fare; ti vergognavi, perchè avresti manifestato la tua forte dipendenza, e sottomissione, e mancanza di coraggio dello sganciarti – ma a mio parere questa è la ragione più debole rispetto alle altre-.

Dopo un periodo di tuo equilibrio, a seguito dell’allontanamento del narcisista, tu però decidi di aprirti. Capisci che la perfidia malata ha preso il sopravvento e tu non puoi salvare più un gran che a livello oggettivo – se non la tua dipendenza ovviamente – quindi cominci a raccontare qualcosa ai tuoi più cari confidenti. Pochi, perchè inizialmente riesci ad aprirti proprio a poche persone, due, massimo tre, e la ragione è questa: DA SUBITO COMPRENDI QUANTO SIA FRUSTRANTE IL NON ESSERE CAPITA, NON SOLO A FONDO, MA PROPRIO A MONTE, A LIVELLO SEMISUPERFICIALE, ANCHE DALLA PERSONA A TE PIU’ CARA E CHE TI CONOSCE MEGLIO DI CHIUNQUE ALTRO.

La questione è semplice: una persona che non è stata vittima di abuso narcisistico/psicopatico NON POTRA’ MAI CAPIRTI. E ahimè neanche IMMAGINARE. Questo perchè siamo in una società in cui i disturbi mentali sono ancora poco studiati per come realmente sono, e sono poco conosciuti nei loro effettivi contenuti. Se si pensa allo psicopatico, automaticamente si pensa al serial killer americano, e se si pensa al narcisista, si pensa al rampollo bello e vanitoso, o allo scapolo d’oro che ancora rimorchia le ventenni, e se si pensa al borderline, si pensa al drogato.

Nessuno può capirti perchè gran parte delle persone che non sono state a contatto diretto con un narcisista patologico, o psicopatico, NON SANNO che gli individui affetti da disturbo di personalità e psicopatici deficitano di tante qualità prettamente esclusive dell’essere umano, e pertanto agiscono in maniera spesso DISUMANA, NON UMANA, NON APPARTENENTE A TUTTO CIO’ CHE CONCERNE IL GENERE UMANO, tanto che una media, ma anche fervidamente intelligente, mente umana non potrebbe mai arrivare a concepire tali azioni, tali pensieri disturbati, tali piani premeditati, tale sadismo nella sofferenza altrui. Le vittime di abuso narcisistico si traumatizzano perchè vivono delle esperienze NON UMANE all’interno delle loro esistenze umane, va da sè capire come possa essere complesso credere ai racconti che lei inizierà a fare circa la storia mortifera con il suo carnefice. Episodi ed azioni di vita vissuti con un narcisista o con uno psicopatico fanno parte di una DIMENSIONE DIFFERENTE da quella che viviamo noi, da quella con cui noi siamo abituati a pensare, percepire, ragionare, come se vedessimo un criceto fare l’amore con un elefante. Sono due dimensioni differenti, con caratteristiche genetiche, e soprattutto nel nostro caso, cerebrali, differenti. Però, a differenza degli animali, nel caso di narcisista/psicopatico e persona empatica, il contatto avviene e avviene anche la distruzione di una delle due parti.

Vuoi parlare perchè ti senti sola. Parli, e ti senti ancora più sola.

A qualcuno parli proprio delle tue rivelazioni circa il disturbo di personalità del tuo abusante, cerchi di spiegare che ha agito realmente in quel modo perchè è disturbato, eppure lui (o lei, se narcisista donna, ovviamente) sembra così abbastanza normale da fuori, o addirittura speciale, unico, dolce, che non farebbe male ad una mosca, sensibile, profondo che così come per te era difficile capacitarti dell’abominio quando è caduta la maschera, ancora di più lo è per chi non ha vissuto questa persona in prima persona (h24 o per ciò che realmente è, e qualche o molti caffè, cene, dopocena, passeggiate di finte confidenze, chiamate, NON BASTANO, fossero anche diluite in una conoscenza/”amicizia” di anni o di infanzia) come lo hai fatto tu. Dall’esterno sarai una delle tante miliardi di persone che si è lasciata con il suo uomo, che è stata lasciata dal suo uomo, e ora soffre per la fine di una relazione, e un giorno troverà un altro amore, ed ora è bene che si svaghi, ed ora è bene che lasci passare del tempo per metabolizzare il lutto . Dall’interno tu sai che E’ TUTT’ALTRO CHE QUESTO. Ma lo sai solo tu. E ti rannicchi ancora di più dentro a te stessa, dentro al tuo dolore mischiato alla confusione e alla deprogrammazione mentale generata durante tutto l’abuso.

Sappi che questo tuo rannicchiarti dentro te stessa E’ BENEDETTO. E’ un abbracciarti, anche da sola, perchè tu da sola ti basti, credimi, e credi anche a te. Questo tempo in cui non ti senti del tutto, o in parte, capita dagli altri è un’opportunità per sfruttare il tuo voler stare per te, non esposta alla vita esteriore, ma coccolata dalle tue stesse braccia, dentro casa a guardarti una serie che hai scoperto per caso e ti sta prendendo la trama, oppure in un parco a fare una passeggiata con il cane, o anche da sola, o riguardando le foto del passato e ricomponendo ogni dettaglio che all’epoca ti era confuso e al quale ora dai una spiegazione alla luce di ciò che hai imparato. Accetta che molti potrebbero non capirti, e non permettere che il narcisista l’abbia vinta anche così, stando lontano, ma, indirettamente, alimentando la tua rabbia. Hai scoperto che lui è un narcisista, o psicopatico, o semplicemente manipolatore, e sai che non devi più alimentare il futuro che ti lega a lui, con vendette, rivalse, diffamazioni, perchè cadresti al suo livello e sottrarresti a te stessa ancora più tempo ed energie di quante già abbondantemente tu ne abbia spese.

Chi ti conosce, SA COSA TU SEI. Vede nei tuoi occhi la sofferenza e capisce lo stato delicato in cui ti trovi, senza che costui/costei entri a fondo nelle colpe, nelle manipolazioni, nella gravità del tuo abuso.

Chi non ti conosce, o chi ti invidia – e, poichè sei una persona empatica, le persone che ti invidiano sono inquantificabili -, o chi usa pretesti per non crederti, TI GIUDICHERA’, senza conoscere le situazioni reali, senza considerare il tuo animo limpido, ma facendosi bastare la tua debolezza e i tuoi momenti di stordimento per dire la propria in maniera inopportuna, e, ancor di più, attaccarti.

LASCIALI PARLARE, e lasciali perdere. L’abuso narcisistico serve anche a questo. Serve a scremare ed allontanare chi non ti capisce e ti giudica, e serve a far rimanere chi non ti capisce ma ti sostiene e ti rimane vicino. Il tempo e il nessun contatto con l’abusante allentano le tue tensioni interiori, rafforzano la tua personalità da sempre forte e nell’abuso e post abuso solo scheggiata, e non avrai veramente più bisogno di nessuno. Non avrai bisogno di persone che ti credano, non avrai bisogno di far capire a tutti i costi che persona malvagia sia sempre stata il narcisista, non avrai bisogno di dare sempre a tutti un’opinione perfetta di te. Ora hai bisogno del TUO TEMPO, di stare da sola, di stare solamente con le pochissime persone che TI FACCIANO STARE VERAMENTE BENE, che magari non ti capiscono, ma almeno ti accolgono e ti vogliono bene. Il conforto che cerchi fuori, se fuori non lo trovi, giorno dopo giorno lo sentirai dentro di te, lo troverai dentro di te. E ti renderai conto di essere un highlander.

Io, comunque, ti credo.