Quante volte ti sarà successo, o forse anche solo una, ma sufficiente per farti capitolare in men che non si dica. Il perdono dei narcisisti è la massima prova attoriale che mettono in atto, con le loro doti innate e innaturali di saper essere credibili anche quando – anzi, soprattutto quando – sono loro i primi a non credere a quello che dicono e a quello che fingono di provare. Solitamente il narcisisti chiede perdono solo per questi due episodi:

1. Quando ci sono episodi che lo hanno in qualche maniera “smascherato” palesemente, come la scoperta evidente di un tradimento – ripeto, deve essere proprio palese, sennò il narcisista nega all’infinito anche la pseudo evidenza -, e ciò provoca una paura, nel narcisista, di come gli altri ora possano guardarlo, quindi lui, con il perdono, deve ricostituire, almeno solo dentro alla sua testa, l’integrità d’immagine che lui sempre ha di se stesso, seppur illusoria, attraverso il modo in cui gli altri continuano a guardarlo, come se nulla fosse successo.

2. Quando il narcisista non accetta di essere scartato, specialmente da una donna, e quindi deve riportarla al guinzaglio, dentro all’immagine che tutti devono avere di lui, ovvero di persona migliore di tutti. E’ un punto che si collega a quello precedente. Non è il perdere la donna in per sè che lo atterrisce, ma è il fatto che una donna che potenzialmente non lo vuole più provoca un crollo dell’idea che il narcisista ha di se stesso, un crollo dell’unica falsa certezza che ha di se stesso, ovvero la grandiosità superficiale, e quindi meritante venerazione e perdono illimitati da chiunque, specialmente dalla propria donna, su cui lui, dal love bombing, ha puntato tutto per ricevere approvvigionamento narcisistico per sempre.

In tutti gli altri casi, per qualsiasi altra azione deliberata i narcisisti abbiano compiuto, la vittima non merita neanche uno “scusa”, un “perdono”. Un esempio fra tutti è quando scompaiono e ricompaiono come niente fosse, mentre hanno altre relazioni, indisturbati e noncuranti dei doveri di coppia: in questi casi lo “scusa” non è minimamente concepito. Ecco, lo “scusa” viene pronunciato quando è proprio necessario, ovvero quando serve a RIPORTARE LA VITTIMA NELLA RAGNATELA DELLA MANIPOLAZIONE, nel momento in cui lei è ancora molto dipendente da lui, ma, lacerata dal dolore di scoperte infauste, si fa la forte e si mostra come colei che non vuole più riaverlo nella sua vita. Entrambi, ahimè, sanno in cuor loro (i narcisisti non hanno un cuore, ma hai capito il concetto!) che dopo una più o meno lunga, e scocciante per loro, messa in scena di pentimento, la vittima riaccoglierà il narcisista tra le sue braccia. Ma dietro a tutto questo, dentro all’animo del narcisista NON C’E’ NIENTE. NON C’E’ SENTIMENTO. C’è solo paura di perdere. C’è solo terrore dell’abbandono e della perdita del controllo. E non di un controllo qualunque, del controllo di una delle sue fonti di sostentamento più essenziali. Le persone, del resto, per i narcisisti, sono solo questo. Sono degli strumenti per sopravvivere energeticamente. E’ tutta una questione egoriferita, è tutta una paura loro, per LORO STESSI. Che sia tu, che sia qualcun’altra, non cambia molto in realtà. E’ chiaro che se tu sei una fonte primaria (fidanzata, moglie), da perdere per lui ci sarebbe tanto, piuttosto che tu fossi una fonte, che so, terziaria, come trombamica, amante di serie zeta. Ma tutto è legato alla loro rete di dispositivi da cui trarre approvvigionamento, che sia amorevolezza, che sia devozione, che sia ammirazione, che sia qualsiasi forma di condizionamento che loro generano nelle persone. Senza le persone che li considerano, i narcisisti SONO IL NULLA. NON ESISTONO.

Cosa rientra nelle mosse per chiedere perdono e farsi riaccogliere nella vita della vittima? Un’infinità di azioni e parole, davvero un’infinità, ma provo a citartene alcune qui sotto:

  • Il narcisista promette delle azioni importanti riguardanti il futuro della loro vita insieme, un’azione fra tutti è il provare a concepire un bambino, ma può essere anche il matrimonio, con una proposta ad effetto, o anche la convivenza. Insomma, l’effetto bomba è spesso efficace perchè innesca nella vittima quel piacere nella realizzazione del grosso sogno della sua vita, e per di più sentirselo proporre dall’uomo per il quale lei stravede e che ama alla follia, renderebbe complicatissimo un qualsiasi anche solo pensiero di rifiuto – non dimentichiamo la dipendenza affettiva, che quando il narcisista se ne va e poi torna arriva a picchi spropositati -. Gli occhiali rosa della dipendenza, in casi come questi, sono drammatici, perchè offuscano ancora di più la lucidità e portano la vittima a prendere scelte – le scelte più importanti della sua vita – in maniera avventata, sulla base di emozioni stordite dalla situazione non consapevole che sta vivendo con questa persona disturbata. Una donna stordita dalla dipendenza arriva ad essere veramente felice di una proposta di matrimonio di questo tipo, o dell’iniziare tentativi per rimanere incinta di lui, e quando si sposa è felice, e quando scopre di essere incinta è felice, ma solo successivamente – e spesso neanche troppo successivamente – capirà che aveva preso scelte sulla base di una mancanza di BASE. Sulla base di una mancanza di vera fiducia, e vera progettualità, e vera fedeltà da parte del carnefice, e soprattutto sulla mancanza di VERO AMORE;
  • Il narcisista piange. Generalmente il narcisista non piange mai, e non per l’azione in per sè, ma proprio perchè alla base non è in grado di provare emozioni autentiche e spontanee. Gli unici momenti in cui sente il bisogno di piangere è quando GLI SERVE MOSTRARE PLATEALMENTE CHE SOFFRE, PER MANIPOLARE MEGLIO LA SUA VITTIMA. Anche il pianto sortisce un effetto importante nella vittima, perchè quella sensazione ed aura di grandiosità, rigore e rispetto che la vittima aveva nel narcisista cattivo che era andato via, e che non le rispondeva più, e che forse stava con un’altra, ora si è sgretolata nell’uomo che, sciolto dall’amore vero, torna un uomo indifeso, buono, e distrutto per lei, per la paura di perderla. L’unica cosa vera è che sì, il narcisista ha paura di perdere la propria vittima, ma non per amore, ma per CONTROLLO e sempre eventuale approvvigionamento narcisistico;
  • Il narcisista dice “ti amo”. Ci sono alcuni narcisisti che non si risparmiano, e generalmente lo dicono, ma la stragrande maggioranza di narcisisti il “ti amo” non lo dicono mai, SE NON in momenti come questi, quando hanno bisogno del perdono, è per questo che il “ti amo” suscita reazioni così forti quando è efficace usarlo. Spesso, nella vita quotidiana, il narcisista può dire “ti adoro”, “sono pazzo di te”, “tu sei l’unica che mi abbia mai fatto provare tutto questo”, e la vittima finisce per abituarsi a questo “ti amo” che non arriva mai. Del resto, che sarà mai una parola, e soprattutto farsi domande sul perchè questa parola non arrivi, e chiederne spiegazioni al proprio uomo. Sarebbero solo azioni da donna infantile- immagine che la donna non vuole dare di se stessa e quindi finisce per rimanere zitta-. Ecco, quando il narcisista è disperato dal perdere un suo prezioso strumento di sostentamento, può arrivare anche a questo. Può arrivare a CONCEDERE un “ti amo” alla sua partner. Va da sè capire che l’effetto che si produce è immediato. La vittima sente quella parola, insieme a tutte le altre, vede lo sguardo contrito del suo amatissimo uomo, e non può non abbandonarsi a tutta la rinnovata droga affettiva della sua dipendenza, e quasi quasi crederci anche a quello che lui dice. E’ questo il problema. Il problema è che la vittima CI CREDE – a meno che non si tratti del centesimo episodio di perdono, e al centesimo episodio di perdono si può benissimo arrivare-. Il non dire mai, per poi dire nel momento giusto, è una più o meno inconscia tecnica per dare ancora più solennità al significato della parola. Quel “ti amo” che lui non dice mai, detto ora, prende significati enormi e risultati più che immediati.
  • Il narcisista potrebbe dire la comunissima frase “Se non mi perdoni, mi ammazzo”. Ecco, non si ucciderà MAI. Un narcisista è difficile che attui il suicidio. Troppo fifone, e troppo innamorato del suo ego. Potrebbe dirlo, potrebbe minacciarlo, ma non solo non lo farebbe mai, ma non lo pensa neanche nel mentre lo dice. Anche frasi come queste sono pura MANIPOLAZIONE. Sono RICATTI MORALI volti a creare mortificazione nella vittima, e paura che lui veramente possa fare gesti estremi. Il narcisista, con frasi del genere, tocca tutte le caratteristiche empatiche e umane di cui è dotata la sua donna, ovvero: il senso di colpa se mai lui dovesse veramente uccidersi a seguito del suo non volerlo più; tenerezza nel vedere come lui, grande uomo agli occhi di tutti, possa arrivare ad essere così pazzo d’amore per lei e decidere di rinunciare alla sua vita pur di non rischiare di non vivere con lei; responsabilità nel decidere per se stessa di continuare senza di lui, ma rischiare che lui faccia qualcosa di così sbagliato, come scaricamento di coscienza della serie “se adesso non lo perdono, mi porterò sulla coscienza le azioni folli che farà, è una responsabilità troppo grande, forse anche per stavolta posso perdonarlo”. Insomma, frasi di questo tipo sono belli e buoni ricatti: “o stai con me, o soffrirai tutta la vita per avermi portato al suicidio”. Bene, queste frasi NON HANNO MAI UN SIGNIFICATO E NON HANNO MAI UNA CONSEGUENZA. Sono frasi false, volte a dare un effetto shock, e volte all’unico obiettivo che, in questo momento, il narcisista vuole, cioè il perdono della donna.
  • Il narcisista rievoca elementi del love bombing. Non dimentichiamo mai che, se la donna è arrivata ai livelli di abbrutimento dell’ascoltare affamata le parole del narcisista quando è pentito, è perchè è stata sempre agganciata dalla speranza instillata in lei che tutte le sofferenze ne “valessero la pena” per tornare al periodo roseo di amore spropositato del love bombing. E’ da qui che il narcisista può prendere elementi efficaci per suscitare emozioni forti nella donna e far riacquisire in lei l’immagine perfetta di lui, come lui era nel love bombing. Per esempio, il narcisista potrebbe creare una stanza di cartonati con le loro foto stampate di tutto il periodo iniziale di amore folle (succede, succede), oppure regalare un album con tutte le loro foto e i loro primi messaggi in cui si dedicavano dolci parole, oppure potrebbe portare la propria donna nel luogo dove si sono dati il primo bacio. Insomma, prende elementi del love bombing, che lui sa che sono evocativi per lei, e generare in lei una reazione automatica di ritorno a come lui era e a come loro erano quando erano felici. E in realtà anche a come LEI era, quando si sentiva felice con lui, come mai si era sentita prima.
  • Il narcisista va a premere dei tasti specifici della donna che vuole di nuovo portare nella solita ragnatela. Il narcisista conosce molto bene le sue vittime, soprattutto fonti primarie. Le conosci bene come fossero sue gemelle, o forse anche di più, ne conosce i punti deboli, i desideri più reconditi, e soprattutto quei tasti che se vengono toccati, e nel modo giusto, sanno suscitare un’emozione diretta e positiva nell’animo della donna. Così il narcisista fa, per smuovere la parte irrazionale della donna, quando questa rimane ancora – ancora per poco – in quella fase razionale che ricorda i soprusi ricevuti (il narcisista SA che qualsiasi credenza della vittima, qualsiasi rigore morale, potrebbe venire meno a confronto con la dipendenza affettiva e quindi DI PANCIA che lei ha nei confronti di lui). Quindi, faccio degli esempi. Se la vittima ama leggere e si emoziona con messaggi e lettere, il narcisista scriverà un papiro farcito delle più puntuali parole che lui sa che avranno un effetto certo su di lei, ad esempio userà parole come “marito”, come “fidanzato”, e parlerà molto delle qualità meravigliose che lui ama di lei, e toccherà anche quelle microferite narcisistiche che la vittima ha. Insomma scriverà lettere di concentrati assoluti di frasi che, ad ogni parola, generino un effetto emotivo sulla vittima. Oppure, un altro esempio è se la donna ama il romanticismo. Il narcisista sfodererà ogni arma per poterle regalare un sogno di lusso, come una cena a lume di candela, e centinaia di rose (per casi estremissimi il narcisista potrebbe anche spendere un po’ di soldi in più, incredibile, pur di salvare le sue maschere e non dover fronteggiare alla perdita di suoi dispositivi), o anche un fine settimana di spa e sesso in qualche resort in mezzo al mare o in mezzo alle montagne. Insomma, l’effetto. Sempre e solo l’effetto. L’effetto del momento, perchè QUESTO E’ SOLO UN MOMENTO!

RICORDA SEMPRE QUESTO: per un narcisista, la scena teatrale del pentimento e il tuo perdono sono SOLAMENTE EMOZIONI SUPERFICIALI che si arrestano nel momento in cui tu lo perdoni e in cui forse vi concedete qualche ora, o giorno, di pace ritrovata, o meglio dire “love bombing” ritrovato. Dopo poco TORNA TUTTO COME PRIMA, e ogni volta con brevità maggiore. Se il narcisista aveva un’altra donna, e tu l’hai scoperto, e lui ora ti dice che ama solo te e che vuole stare con te, NON IMMAGINARTI MINIMAMENTE CHE LUI L’ABBIA LASCIATA. E’ nel suo disturbo questa dinamica. Magari l’ha silenziata, come ha fatto tante volte con te. Ma non correrebbe mai il rischio di depennarla per sempre dalla sua vita. Dopo il momento di pathos delle scuse, nella vita del narcisista succede questo: “bene, questa qui me la sono riportata nell’ovile, ora posso continuare come ho sempre fatto, con quell’altra, con quelle altre, tanto adesso lei è bella tronfia del fatto che le ho dimostrato, che la amo, e non devo affannarmi a superare perdite, o a infuriarmi per un rifiuto, o affrontare cose che neanche voglio sbattermi di pensare. Posso ancora fare come mi pare”. Tu, vittima, probabilmente penserai che adesso si è aperta una nuova pagina, e gli crederai fermamente, e sfodererai tutte le tue nobili capacità di buona volontà per creare ora un nuovo futuro insieme, fatto di serenità, di gioia, di fiducia, ma ti renderai conto ben presto che cadrai nella frustrazione di essere sola nella relazione, a correre contro un muro duro che rimane immobile. Oppure tu, vittima che hai vissuto questa scena delle scuse tante e tante volte, dopo l’ennesimo perdono, la vocina che ti dice “basta, non cambia”, la senti eccome, nitida, lo sai che lui non cambia, ma la dipendenza affettiva non ti permetterebbe mai di dire “NO”. E’ troppo dolce sentirti dire quelle belle parole, è così mortifero e rintronante, ma è comunque troppo dolce, è troppo droga, è quella briciolina che ti fa andare ancora avanti in questo gioco al massacro. E queste sono dosi di droga proprio forti, a cui ti aggrappi, di già consapevole che a breve ricomincerai a starne senza, perchè lui non cambia, perchè lui se ne va di nuovo, perchè tu starai male di nuovo, e da una parte sarai inebriata dalla sua massiccia dose di attenzioni per farsi perdonare, dall’altra parte, contemporaneamente, sarai già intossicata ancora prima che lui se ne sia andato di nuovo, perchè dopo ennesimi ritorni e perdoni, si è in una fase della relazione in cui la tossicità pervade ogni momento, sia quelli più tragici, sia anche quelli che dovrebbero essere perlomeno fintamente belli. Sei un burattino senza vita.

Quando il narcisista torna, con queste tecniche più o meno di effetto, SII CONSAPEVOLE CHE ACCADE TUTTO CIO’ CHE HAI APPENA LETTO. Il narcisista sa essere estremamente convincente con le parole giuste, con gli sguardi ipnotici, ma, ormai lo saprai bene anche tu, LE PAROLE E I FATTI, IN PERSONE COME LUI, NON COINCIDONO MAI.

PER QUESTO E’ ESSENZIALE IL NO CONTACT.

La violenza è un ciclo. Non è solo e meri momenti di violenza. La violenza è bastone e carota. La violenza è arrivare nel fondo e far risalire su la vittima con episodi di pentimento come questi, per poi avere l’opportunità di scaraventarla di nuovo, ancora più in basso e con ancora più forza. Vedila così, ogni volta che il narcisista ti chiede perdono, ti sta sollevando su, per poterti scaraventare ancora più giù, e facendoti ancora più male, perchè tu, poi, partirai già piena di ammaccature dalle cadute precedenti. Se tu ormai conosci tutte queste dinamiche NON DEVI PERMETTERGLI PIU’ DI AVERE QUESTO POTERE SULLA TUA PERSONA. Forse ora potrà sembrarti impossibile pensarlo, ma tu sei più forte della dipendenza affettiva, sei più forte dello stato confusionale in cui ti potresti trovare ora, e sei l’UNICA che può risalire dal baratro e rimanere in alto per sempre, e non in questi finti “UP”, in luoghi anch’essi mortiferi dove il narcisista ti porta con le illusioni dell’essere cambiato, e con le false promesse di cambiare. IL NARCISISTA NON CAMBIA. Non è una febbre la sua, è un disturbo di personalità. Ci è cresciuto con questa componente, l’ha lavorata nel tempo, l’ha perfezionata, ci gioca.

Non permettergli più di giocare con la tua, di persona.

Ps. specifico sempre che ogni articolo è indirizzato sia a vittime donne sia a VITTIME UOMINI. Per comodità grammaticale, e per indice di incidenza di casi, scrivo la vittima al femminile, e il carnefice al maschile, ma sono lo stesso molti i casi di narcisista donna.