ARTICOLO – COME TUTTI GLI ARTICOLI DI QUESTO BLOG – RIVOLTO A VITTIME DONNE E VITTIME UOMINI, MA PER COMODITA’ GRAMMATICALE ED INCIDENZA, USERO’ IL MASCHILE PER IL NARCISISTA ED IL FEMMINILE PER LA VITTIMA. 

Dopo uno scarto, spesso subito dopo ma ancora più spesso dopo un certo lasso di tempo di sofferenza dallo scarto, la vittima sente l’esigenza di andare a fondo quanto più può nella VERITA’ della relazione che lei pensava fosse autentica, con sue annesse scoperte agghiaccianti, menzogne agghiaccianti, relazioni parallele di coppia, di sesso occasionale, di ex partners tenute appese, e via dicendo. Scrivo che spesso questa fase avviene non nell’immediato post scarto ma nel più “successivo” post scarto perchè questo di indagare spasmodicamente diventa quasi un “rimanere ancora attaccata” al narcisista, conoscerlo ancora meglio nel profondo della sua disumanità, del suo disturbo mentale, del suo essere vile, e colpevole. Tutto, pur di andare a fondo, conoscere, tenersi ancora “agganciate” a lui, almeno, ora, con la conoscenza approfondita di ciò che lui è veramente, non come accade alle tantissime altre partners, ex partners e scimmie volanti che non sanno NULLA di lui e della sua natura maligna. Ecco, spesso la vittima non sa che molte altre vittime come lei sanno bene di che pasta sia fatto il narcisista. Non sa che che molte altre vittime sanno che è un narcisista patologico, e conoscono a fondo tutto questo macrocontenitore di informazioni sul narcisismo, del resto, dopo abusi, violenze, soprusi simili, qualsiasi persona di buon senso e soprattutto curiosa si metterebbe a cercare da qualche parte una spiegazione, ed oggi, nel ventunesimo secolo, è semplice ed immediato farlo, digitando su Internet: “Il mio partner è strano, non mi parla, sento angoscia nella nostra relazione”. Uno dei primi risultati che uscirebbe probabilmente sarebbe “è un narcisista”, spesso anche impropriamente, ma spesso in maniera azzeccata. Ecco, la vittima scartata vuole saperne di più ora che non ha più nulla da perdere, ora che il narcisista sembra averla scartata per sempre, ora che lei non può più attaccarsi all’illusione dei momenti belli, all’illusione di “lui che infondo sa che lei è l’unica donna che ha amato, ed è l’eccezione”, perchè gli ultimi soprusi, violenze psicologiche, mancanze di rispetto, ed altre donne inserite, sono stati elementi così agghiaccianti nel dimostrare il rifiuto del narcisista nei confronti della vittima, che lei ora non può fare altro che “passare dalla parte dei suoi nemici”, e non più soccombere sperando che lui ritorni, che lui rinsavisca, che lui capisca quanto lei è importante per lui e quanto la loro relazione sia speciale, perchè, una volta per tutte, la vittima capisce che a lui, di lei, come persona, non ha mai interessato nulla, e non ci sono speranze, non ci sono più speranze, e l’unico modo per sedare quella che ora è a tutti gli effetti pura rabbia, è quella di, per lo meno, guardare in faccia la realtà una volta per tutte, anche quella del passato, quando lei pensava fosse tutto una favola vera, e scrollarsi da ogni responsabilità, di modo da vedere la colpa, il disturbo mentale, le responsabilità, nel narcisista e non in se stessa. E’ molto probabile, per non dire certo, che il narcisista abbia tutte le totali responsabilità delle sofferenze, del naufragio della relazione, e della distruzione totale della vittima (io non faccio parte della schiera che individua colpe anche nella vittima, poichè ho intervistato e vissuto storie nelle quali, pur sviscerando ogni aspetto, la violenza del narcisista è stata, in maniera perpetrata, GRATUITA, e totalmente responsabile), e la vittima vuole andare a fondo per star tranquilla che è così, per mettersi l’anima in pace che lui è davvero un mostro, e che lei non c’entra in questo, e che lui è stato un mostro da sempre, anche nel love bombing quando sentiva le altre ex, ed anche quando raccontava cose che poi scoprirà essere state solo, totale, bugia.

Tutto questo cercare, iniziare ad andare a fondo, serve a qualcosa? In linea d’aria potrebbe, sì. Potrebbe appunto “far mettere l’anima in pace” alla vittima che è “semplicemente” incappata in un disturbato mentale e ha solo tenuto per troppo tempo i prosciutti sugli occhi, ma ciò non significa che SERVA DEL TUTTO. E’ un’ulteriore violenza gratuita che ora è la vittima a fare a se stessa. E’ masochismo non utile, perchè già la vittima ha gli strumenti per sapere cosa fare, ovvero andarsene a gambe levate. Se ogni donna SCAPPASSE, durante il post scarto, alla prima lettura della parola “narcisismo patologico” su Internet, in qualche blog (tipo questo!), o in qualche video su Youtube, forse non esisterebbero agende piene di pazienti di psichiatri, psicologi, psicanalisti specializzati in questo, forse non esisterebbero liste infinite di pazienti che si rivolgono al medico di base per dolori strani che scopriranno essere psicosomatici, forse non esisterebbero malattie ben più importanti, che tali abusi prolungati nel tempo arrecano, e indubbiamente non esisterebbe più il potenziale di pericolosità di tali soggetti che diventerebbero semplicemente degli inetti della società, mano mano sempre più emarginati, ai quali le persone danno loro l’importanza, l’ammirazione e il tempo dedicatogli che meritano: zero. Ma, se tutto ciò esiste, è perchè la manipolazione che un abusante instilla nelle sue vittime è tanta, così come la rabbia, così come la sensazione di “sospensione” ed “irrisolto” che l’abusante vuole lasciare nella vittima per non perderla definitivamente e tenendola, invece, sospesa mentre si strugge nello schifo, nel senso di impunità, ed in tutte quelle sensazioni mortifere che il post scarto porta con sè. Ecco, vediamo a tal proposito, nel dettaglio, come la vittima si comporta da “detective” nella vita del narcisista, nel passato del narcisista, nelle vite parallele del narcisista.

  • Contatta ex partners o donne che lei sospetta abbiano avuto qualche forma di relazione con lui mentre erano con lei, o anche prima di stare con lei, ma che lui aveva strenuamente negato. La vittima non crede più a nulla di tutto ciò che il narcisista le ha raccontato, nè nella fase della svalutazione, ma neppure nella fase del love bombing, poichè, leggendo pagine e pagine di materiale sul narcisismo, avrà capito con dolore, soprattutto nella fase avanzata del post scarto, che TUTTA la relazione, sin dall’inizio, E’ STATA UN GASLIGHTING, niente escluso. Sa, ora, che tutto è stato un costruire bugie e realtà parallele misurate ad hoc dal narcisista per far vedere quella esatta realtà a lei, secondo i parametri soggettivi da farle vedere per manipolarla per bene. Si doveva mostrare dolce per dissuaderla perchè lei è dolce? Si è mostrato dolce. Si doveva mostrare forte e deciso per dissuaderla perchè lei diceva di amare uomini così? Si è mostrato forte e deciso. Eccetera, eccetera, tutta la serie di costruzione di maschere e menzogne misurate ad hoc per la specifica vittima. Ecco, in una fase di post scarto simile, la vittima cerca su Instagram, su Facebook, contatti di ex di cui sicuramente lui le avrà parlato abbondantemente (i narcisisti parlano sempre molto copiosamente delle loro ex alla partner di turno), invieranno richieste di amicizia a tutte, seguiranno tutte, a volte ricevendo risposta da vittime altrettanto piene di struggimento per il narcisista, che vedono quella richiesta come un’oasi di vicinanza al narcisista stesso, e altre volte non ricevendo risposte ma solo rifiuti della richieste, da parte di vittime che hanno cercato di rifarsi una vita e provano schifo e ansia a vedere persone che hanno in comune il narcisista che le inviano ancora richieste di amicizia, anche dopo anni che la ex in questione non sente il narcisista. La vittima appena scartata, dunque, farà un lavoro massiccio, sistematico, guaderà i profili aperti di quelle ex che lo tengono aperto, scenderà giù fino a guardare foto di mesi ed anni prima, incrociano se queste fossero in luoghi sospetti in quei giorni in cui il narcisista diceva di partire per lavoro, o quando era lontano dalla ex che sta svolgendo tutta questa ricerca. Ogni scoperta ha un retrogusto di godimento per aver “sgamato” qualche verità nascosta, ogni dettaglio ambiguo nascosto sembra presagire l’indagine riuscita, ma davvero poi la vittima si sente meglio? A cosa porta tutto questo? A niente di sostanziale, solo ulteriori rivelazioni di tutto lo schifo che c’era dietro. La vittima potrebbe contattare direttamente e telefonare qualche ex vittima e parlarci: troverebbe o una ex vittima che non vede l’ora di fare comunella con qualcuna per parlare male (giustamente) del narcisista, o una ex vittima che nel frattempo è diventata scimmia volante e confidente del narcisista, o trombamica del narcisista, o speranzosa di un ritorno al suo love bombing con lui e quindi ancora ha dei contatti con il narcisista, e risponderebbe alle chiamate solo per poi gustarsi la comunella che lei farebbe con IL NARCISISTA per diffamare questa “pazza ex” che ha osato chiamarla e parlare male di lui anche a lei, come una paranoica malata di mente. Come vedi, non sembra essere una grande idea mettere in piedi un’operazione di call center verso tutte le ex o possibili flirt. Non sai mai cosa c’è dietro, non sai mai le comunelle che ci sono dietro tra la persone che chiami e il narcisista. Potresti incontrare persone totalmente manipolate da lui, totalmente succubi di lui, che sparerebbero ai figli pur di non perdere il narcisista o rientrare nella cerchia del narcisista, usando te e l’espediente che tu, pazza, le hai chiamate, e andando anche contro ogni forma di sincerità, con te e con loro stesse, pur di dare un’ulteriore prova al narcisista della loro fedeltà nei suoi confronti.
  • Analizza per filo e per segno i canali social come mai aveva fatto prima, specialmente come mai aveva fatto nel love bombing quando era inebriata dalle falsità che il narcisista pronunciava a lei, tenendola a bada da curiosità di indagare e tenendola tranquilla che lui mai e poi mai avrebbe potuto avere relazioni, contatti aperti, eccetera. Aprirà il profilo Instagram e il profilo social del narcisista (quando ce li ha, e solitamente ce li ha SEMPRE, soprattutto se non è un narcisista anziano) e farà un’indagine certosina di tutti i post recenti e più vecchi, di tutte le storie in evidenza, verificando i “mi piace” di ognuna, i commenti di ognuna, e analizzando, una ad una, le persone che il narcisista segue, le persone che seguono il narcisista e tutti gli amici nel caso di Facebook. Paranoia? No, ancora dipendenza, e curiosità, e voglia di “dopo aver fatto 30, fare 31”. Spesso scoprirà donne di cui non sapeva l’esistenza, aprirà i loro profili e scoprirà sistematici commenti del narcisista alle loro foto, spesso espliciti, a sfondo erotico, e spesso NON SOLO concomitanti con la fase di svalutazione della ex che sta facendo la detective, ma anche concomitanti con la fase di love bombing della stessa. Anche il love bombing non era tutto oro come sembrava luccicare. Crolleranno mano mano le illusioni anche di quel primo periodo. Contatti strani, commenti strani, rapporti strani con sconosciute, e commenti ambigui anche alle foto delle famose ex, di cui lei mai aveva indagato per, ancora una volta, totale fiducia in ciò che lui raccontava. Ciò che il narcisista raccontava, a lei bastava, e, talmente manipolata, non le veniva neppure in mente di mettersi ad aprire il profilo della ex, o il profilo di quella ragazza che lui le aveva solo accennato, in quel weekend di lavoro. Ora sì, ora quei profili li apre, scandaglia ogni foto, e finalmente SCOPRE. Generalmente, da un profilo social di un narcisista si possono scoprire molte cose. Non tutte, ovviamente, ma molte. Non tutte perchè il narcisista ha molti canali con cui interloquisce con le sue varie vittime terziare, ovvero social classici come Instagram e Facebook, ma anche applicazioni di incontri come Tinder e Badoo, e poi ogni tipo di messaggistica esistente, come non solo Whatsapp ma anche Telegram e Viber. Insomma, di tutto e di più, e quello che si può trovare su, per esempio, Instagram, è una piccola percentuale di ciò che il narcisista porta avanti dietro alle quinte della sua vita di superficie e inconsistenza. MA, comunque sia, quella piccola percentuale è ben sufficiente su social come Instagram e Facebook per scoprire tanto. Instagram e Facebook sono le vetrine della vita di un narcisista, quindi quel bacino che accoglie tutti i manipolati, tutti gli speranzosi di scalare la cima per arrivare alla sua considerazione, e che accoglie tutte le donnette che sbavano ad ogni sua foto e che gli scrivono in messaggi privati. Insomma, Instagram e Facebook sono “il mare magnum” di tutti coloro che non conoscono veramente il narcisista e lo idolatrano ed ammirano come giovani fans succubi e manipolati. Il resto della gente li blocca e smette di seguirli. Quindi, ciò che la vittima trova in piattaforme del genere è tutto materiale esplosivo e potenzialmente pieno di gente che sparerebbe pur di far parte delle attenzioni del narcisista, fonti secondarie, terziare, scimmie volanti, comprese. Come cerchi, cerchi bene. E non farai mai un buco nell’acqua. E farà molto male, perchè troverai, nascosti, castelli di bugie, sbiaditi dalla nebbia dell’ambiguità che commenti a foto, mi piace a foto, portano dentro di sè. Nel mentre tu, vittima, continuavi a vivere l’idillio del tuo love bombing con lui, IGNARA DI TUTTO.
  • Contatta parenti del narcisista molto vicini a lui a livello di parentela, come sorelle, genitori, per chiedere a loro cosa sanno in più di lei, facendo domande che testino dei dubbi che lei ha sempre avuto. I parenti del narcisista che provano bene sincero nella vittima si lasceranno andare a racconti raccapriccianti sul suo passato, sulla sua adolescenza, sulla sua stranezza di quando era bambino. Si faranno uscire dettagli che faranno provare alla vittima incredulità. Dettagli che ella non conosceva, menzogna plateali, bugie intere delle quali lui, abilmente, aveva a lei raccontato solo a metà per farla stare buona e per farle pensare “che carino, mi racconta tutto, anche le cose più disonorevoli”, quando la parte mancante della menzogna era quella più agghiacciante e sicuramente più interessante per far scappare di corsa dalla relazione;
  • Rispolvera vecchi messaggi nella cronologia di whatsapp o altri canali di messaggistica tipo Telegram, Viber, per controllare il tono e il modo con cui rispondeva in determinati giorni e rileggerli con la conoscenza che ora lei sa del disturbo mentale del partner, quindi per esempio, quel weekend che lui aveva detto di essere fuori per lavoro, e lei nella fase di fine love bombing gli credeva ancora ciecamente, controlla come fossero effettivamente i messaggi di lui per intuire, a posteri, se invece fosse con un’altra donna, quindi se i messaggi fossero forzatamente dolci per “darle il contentino” e non farle scoprire la bugia, oppure se fosse sparito per varie ore e lei, all’epoca, non ci avesse dato peso pensando che stesse assistendo al convegno, insomma, cerca di risalire alla verità anche passata;
  • Riguarda le foto della loro storia e cerca, anche da queste, di capire in quali momenti di quei sorrisi, di quei viaggi, di quegli episodi, lui fosse menzognero, e perchè, e a chi realmente pensasse. Potrebbero tornarle flash di verità quando lui aveva fatto al foto del cartonato della pizza e alla domanda di lei a chi stesse mandando la foto, lui rispondeva “a nessuno”, potrebbe notare come quel weekend lui volutamente non avesse voluto portare il telefono alla scampagnata fuori città e ricondurre come quello potesse benissimo essere un trattamento del silenzio a qualcun’altra, potrebbe ritrovare una foto di lui in palestra e lei che quel giorno aveva fatto la prova insieme a lui, e tornarle alla mente di quella ragazza ambigua che girava per lo spogliatoio, ammiccava a lei come presa per i fondelli di chi sapeva qualcosa, e sorriderle sotto ai baffi.

NON C’E’ BISOGNO CHE TU FACCIA TUTTO QUESTO. Dopo uno scarto già sai quello che ti serve, già hai visto quello che ti serve e che ti basta per avere sufficienti dati per troncare definitivamente con una persona disturbata del genere. Logorarti nel cercare, trovare, e lì per lì “godere” nell’averlo sgamato qui, e qui, e qui, e qui, non ti porterà da nessuna parte, perchè ti farà poi stare sempre peggio nel demolire anche quel, seppur illusorio, ricordo di quando stavate bene, e non è del tutto così che si estirpa una dipendenza affettiva, ma anzi, così facendo se ne aumenta l’odio, la rabbia compulsiva verso di lui, con tutte quelle donne complici e cattive nei tuoi confronti, e con te stessa per “essere stata così cieca da esserti fatta fregare così”. Almeno su questo stai serena/o, che tutti possono cadere nelle reti di un manipolatore seriale, come, tutti, sono i narcisisti patologici/maligni/psicopatici. Sapere di più, soprattutto in un post scarto, quando cioè il tuo abusante di ha cancellato con un colpo di cancellino sulla lavagna, aumenterà il tuo solitario dolore, la tua frustrazione per non poterlo mandare a quel paese perchè lui ti deriderebbe dal letto della nuova vittima con cui scherza e con cui ti avvilisce, aumenterà la tua sconfitta di non voler mai riuscire a continuare il no contact o al contrario al continuarlo con struggimento, irrisolta necessità di vomitargli tutto ciò che ora sai, e dirgli che ora sai che lui ti ha preso in giro tutto questo tempo, e che sai che è un bugiardo patologico, e che fa schifo, eccetera, eccetera.

Non serve. Ma soprattutto, PEGGIORA la tua situazione. TU ORA DEVI PENSARE A TE. PUNTO E BASTA. Devi spostare il focus del tuo sguardo su di te, sulle tue priorità, su ciò che è meglio per te, e spostarlo dal narcisista, da ciò che lui ha fatto, da ciò che lui sta facendo, da come lui reagirebbe se tu facessi questo e questo, da come puoi dimostrare che lui è stato menzognero da sempre. E’ tutto schifo, ma NON E’ IL TUO. E NON DEVE DIVENTARE TUO. Per questo è importantissimo andarsene appena si sa, o almeno appena si può. E sempre si può. Oggi, adesso, stasera, domani mattina. Prima possibile. fare la detective non significa andarsene, anche se non vedi più il tuo abusante da giorni, o da settimane o anche da mesi. Continuare ad indagare, a guardare cose sue è sempre un ALIMENTARE la relazione narcisistica, quella che il narcisista vuole che continui sempre, perchè tu, oggetto come sei per lui, potresti sempre essergli utile. Tagliare tutto. Tagliare le curiosità sterili e pericolosissime di sapere altro. Tagliare legami di qualsivoglia entità, anche “solo” mentali. Lascia fare il lavoro di detective a chi viene pagato per questo. Tu neanche questo. Non solo non vieni pagata, ma spendi anche tantissime risorse talvolta ben più preziose dei soldi che non guadagni: il tempo e le energie.

GUADAGNALI INVESTENDO SU DI TE!